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Coronavirus, bozza di decreto da 113 articoli. Da sanità a famiglie, le misure del governo

by Ilaria Paoletti
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Bozza decreto anticoronavirus del governo

Roma, 15 mar –  E’ di ben 113 articoli la nuova bozza del decreto anti-Coronavirus. Il testo è ancora sotto revisione e quindi potrà subire delle modifiche, vale per ogni misura prospettata di seguito. E’ stato visionato nel pre-consiglio delle 16 e arriverà in serata al consiglio dei Ministri.

Debito fino a 25 miliardi

Il governo potrà emettere nuovo debito fino a un massimo di 25 miliardi: “Al fine di reperire le risorse per assicurare la liquidità necessaria all’attuazione degli interventi di cui al presente decreto è autorizzata l’emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25.000 milioni di euro per l’anno 2020“.

Congedi per i genitori

In arrivo i congedi per i genitori che hanno figli sotto i 12 anni  e che sono costretti a casa dalla chiusura delle scuole. Tali congedi saranno validi dal 5 marzo per tutti i dipendenti. L’indennità sarà pari al 50% della retribuzione, è prevista per un massimo 15 giorni da spartire tra mamma e papà non contemporaneamente. In caso di figli disabili non vi sarà limite di età. Per chi ha figli tra i 12 e i 16 anni, sarà riconosciuto un congedo speciale non retribuito.

Premio di 100 euro marzo 2020

E’ previsto nella bozza un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, a patto che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Tale premio spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l’anno (esentasse).  Verrà erogato in via automatica dal datore di lavoro, nella busta paga di aprile o comunque entro il conguaglio di fine anno.  Agli autonomi, invece, sarà riconosciuta una indennità una tantum di 500 euro. E’ prevista  per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell’agricoltura e anche per i lavoratori dello spettacolo.

Imprese, 50 milioni di fondi per misure anticoronavirus

Per le imprese, arrivano fondi per 50 milioni a Invitalia: tali fondi serviranno per l’acquisto di guanti e mascherine. Queste risorse saranno trasferite dall’Inail a Invitalia entro il 30 aprile. Un credito d’imposta del 50% per le spese sostenute da chi ha attività d’impresa per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino a massimo 20mila euro, è anch’esso nella bozza di decreto.

Produzione di mascherine chirurgiche

Sarà consentito produrre mascherine chirurgiche, anche in deroga alle vigenti norme, a patto che le aziende produttrici inviino all’Iss autocertificazione sulle caratteristiche tecniche delle mascherine (che debbono comunque rispettare tutti i requisiti di sicurezza). L’Iss in 2 giorni si deve pronunciare circa la rispondenza delle mascherine alle norme.

Fondo per il reddito ultima istanza

E’ in arrivo anche un “fondo per il reddito di ultima istanza” per i lavoratori danneggiati dal Coronavirus: tale misura prevede una forma di sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi che nel corso del 2019 non abbiano guadagnato più di 10mila euro. Tale fondo si consta in 200 milioni volti a erogare una indennità nel 2020. I criteri di erogazione saranno stabiliti dal ministero del Lavoro.

Ilaria Paoletti

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4 comments

Amilcare 15 Marzo 2020 - 5:54

Oh ma voi giornalai ci campate proprio sull indurre paura alla gente… C’è il codice penale che parla chiaro… Procurare allarme e disagi È REATO… Che ve possino ingabbià!

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Maurizio 15 Marzo 2020 - 7:33

Questo commento proprio non lo capisco l’articolo riporta solamente le misure previste dal governo,,,parlare di procurato allarme e disagio a me pare un poò eccessivo

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Amilcare 16 Marzo 2020 - 4:52

Caro Maurizio qui nei commenti… Per caso ti sei perso TUTTI gli altri articoli in cui spingono le persone al timore? Ma tu hai letto solo questo articolo o leggi pure tutto il resto? Sei tu che devi aprì gli occhi e spegnere la TV me pare che sai leggere pure tu… Daje! Un abbraccio.

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