Home » Coronavirus, divieto di ingresso in Italia per 13 Paesi. Stop a voli diretti e indiretti

Coronavirus, divieto di ingresso in Italia per 13 Paesi. Stop a voli diretti e indiretti

by Adolfo Spezzaferro
0 commento
coronavirus

Roma, 10 lug – Alla fine il governo giallofucsia corre ai ripari. “Divieto di ingresso per chi arriva da Paesi a rischio“. C’è l’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, di concerto con i ministri degli Affari esteri, dell’Interno e dei Trasporti. Dopo i numerosi casi di coronavirus importati dall’estero, soprattutto dal Bangladesh, ecco il divieto di ingresso e transito in Italia per chi nei 14 giorni antecedenti ha soggiornato o è transitato in 13 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana.

Sospesi i voli diretti e indiretti da e per i Paesi indicati nell’ordinanza

“Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi”, dice Speranza. Al fine di garantire un adeguato livello di protezione sanitaria sono sospesi anche i voli diretti e indiretti da e per i Paesi indicati nell’ordinanza. La scelta, sottolinea Speranza, è stata quella della “massima prudenza”.

Conte: “Non possiamo permettere che dai Paesi stranieri arrivino contagiati”

“In Italia abbiamo preparato un piano di monitoraggio del contagio molto sofisticato” tra le varie Regioni, assicura il premier Giuseppe Conte con il consueto tono roboante. “Non possiamo permettere che dai Paesi stranieri arrivino persone positive e non monitorate. Per questo per i Paesi che stanno fuori dall’Ue abbiamo previsto una serie di restrizioni. Per esempio negli ultimi giorni sono arrivati dei cittadini dal Bangladesh che abbiamo scoperto essere positivi per più del 70%. La loro uscita non ha avuto controlli e siamo stati costretti a sospendere i voli dal Bangladesh”. Così Conte intervistato dal Programma Al rojo vivo, sul canale spagnolo La sexta.

Brusaferro: “Evitare che casi importati possano generare focolai fuori controllo”

La chiusura ai Paesi a maggior rischio di contagio da coronavirus trova ovviamente il plauso degli esperti. “Le misure adottate dal ministro della Salute sono molto importanti al fine di mantenere i risultati raggiunti in questi mesi ed evitare che casi importati possano generare focolai difficili da controllare”, afferma il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, aggiungendo: “Dobbiamo ricordarci che in molti Paesi del mondo la circolazione del virus è ancora elevata”.

Bassetti: “Non possiamo permetterci di importare varianti del virus”

“Condivido al 100% l’ordinanza” sul divieto d’ingresso per chi arriva da Paesi a rischio: “Bravo Speranza. E questo vista la situazione Italia dove si registrano sempre meno ricoveri Covid-19 e chiudiamo i reparti di terapia intensiva dedicati. Abbiamo dei focolai, che però controlliamo molto bene. E’ chiaro quindi che non possiamo permetterci di importare varianti di virus diversi con cariche diverse e magari più aggressive“. Così all’AdnKronos Salute è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita). “Non è una questione di rivalsa o di vendetta verso altri Paesi – aggiunge Bassetti – ma semplice tutela della salute pubblica. Mi pare un atteggiamento molto corretto da chi, in qualche modo, ha imparato ‘la lezione’ rispetto ad un periodo in cui queste misure non sono state prese. Ben vengano, quindi, se si prendono adesso, ma devono valere anche per le triangolazioni dei voli da altri Paesi verso l’Italia. Immagino occorra anche una collaborazione da parte della altre autorità Ue ed extra Schengen. E poi – conclude – magari andrebbero previste delle sanzioni se si aggirano questi divieti“.

Adesso stop agli sbarchi di clandestini infetti

Il punto infatti è proprio questo – come sottolinea Bassetti – il caso del volo Qatar da Doha ma carico di bengalesi potenzialmente infetti (che avevano aggirato il blocco), che fortunatamente è ripartito senza che nessuno di loro sbarcasse, come anche il caso del cittadino del Bangladesh positivo e con febbre e tosse che ha violato il confinamento e ha girato l’Italia in lungo e in largo a bordo dei treni, fermato ieri alla stazione Termini a Roma, dimostrano che il governo giallofucsia – che si è mosso comunque in ritardo, come al solito – ora deve fare tutto il possibile per impedire l’importazione del virus. Questo significa che per esempio dovrebbe piantarla di far sbarcare clandestini infetti dalle navi Ong che, si sa, puntano tutte ai nostri porti.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati