Milano, 30 mar – Il coronavirus fa il suo ingresso in un altro centro di accoglienza milanese. Dopo il caso della struttura di via Fantoli, dove due settimane fa si era registrato un positivo fra gli immigrati ospiti della struttura, è ora il turno del centro di via Aquila 11, che ha visto lo sviluppo di un focolaio dell’infezione. Nove i contagiati, anche se nessuno di questi starebbe per ora accusando sintomi tali da destare preoccupazione. Lo riporta Il Giorno.
Tra gli infetti, otto sono immigrati di varia nazionalità, mentre il nono è il direttore del centro, gestito dalla francese Gepsa, che si trova ora in isolamento domiciliare da dove sta continuando a lavorare. Quattro degli stranieri risultati positivi sono stati posti in regime di sorveglianza sanitaria, mentre gli altri quattro sono stati spostati in un’altra struttura dove osserveranno il regime di quarantena.
La direzione del centro è in collegamento costante con la Prefettura, che sta fornendo il supporto necessario tramite la pianificazione di sopralluoghi del medico dell’Ats metropolitana che partecipa al Centro di coordinamento soccorsi. Tutti i locali in cui erano ospitati i contagiati e gli spazi comuni sono stati immediatamente sottoposti a sanificazione, come previsto dalle procedure di sicurezza dettate dal Ministero della Salute. Inoltre, per garantire un maggiore distanziamento possibile tra operatori e ospiti, 17 immigrati sono stati trasferiti in altre strutture presenti sul territorio. Sempre secondo quanto previsto dalle misure, si è provveduto ad eseguire una serie di controlli su tutti coloro che nei giorni scorsi sono entrati in contatto con i contagiati.
Quello di via Aquila è il terzo centro per immigrati italiano in cui il Covid-19 ha fatto la propria comparsa. Nemmeno una settimana fa, nel Centro per il rimpatrio di Gradisca, provincia di Gorizia, un irregolare era risultato positivo al tampone. Ieri, la notizia di Milano.
Cristina Gauri
6 comments
Ma non erano immuni ?
Sotto casa mia risse continue tra negri spacciatori. Se non si menano, si scambiano allegramente bottiglie di Moretti calda passate di bocc ain bocca. Una vera manna per loro questa quarantena.
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il problema più grande di questi ospiti senza regole è che se vengono soccorsi ci rubano anche il posto in ospedale in questo periodo di emergenza dove i posti liberi in ospedale non ci sono. Si rischia di intubare uno di questi soltanto perché più giovane piuttosto che un padre di famiglia
[…] degli extracomunitari si stanno per convertire in polveriere del contagio pronte a esplodere: dopo i due casi di Milano, quello in provincia di Gorizia e la situazione di estrema criticità dell’Hotel Selam a […]
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