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Coronavirus, proteste dei parenti davanti al carcere di Rebibbia: otto arresti (Video)

by Ilaria Paoletti
7 comments
Coronavirus, ancora proteste carcere Rebibbia

Roma, 16 apr – Sono otto i fermati per la protesta davanti al carcere romano di Rebibbia questa mattina. La protesta era stata organizzata dai parenti dei detenuti del carcere, che sono ancora “in attesa di risposte” sulle misure adottate dall’istituto penitenziario per l’emergenza coronavirus.

Otto i fermati

I fermati, otto in tutto, sono stati caricati dalla Polizia e trascinati all’interno del pulmino della Questura. Questa mattina si stava svolgendo un acceso presidio di protesta organizzato da figli, mogli e nipoti dei detenuti del carcere romano di Rebibbia. Ricordiamo che a causa dell’emergenza coronavirus, tutti i parenti dei detenuti non possono né consegnare pacchi né intrattenere colloqui coi propri cari: è tutto sospeso.

La lettera dei parenti dei detenuti

“Non è una Pasqua comune” si legge nella lettera indirizzata dall’associazione dei parenti dei detenuti ai vertici dell’istituto di Rebibbia “ormai è ben chiaro a tutti che questo dannato virus trova terreno fertile in luoghi affollati e chiusi, il dramma di ciò che è accaduto all’interno delle residenze per anziani è agli occhi di tutti. Sappiamo che bisognerebbe fare uscire circa diecimila detenuti per raggiungere la capienza massima all’interno degli istituti di pena, questo è quello cui auspichiamo. Ciò che più speriamo è che si prenda in considerazione con serietà la situazione all’interno delle carceri e che, grazie alla Pasqua, prevalga un sentimento di compassione rispetto a quello di vendetta”.

Il coronavirus a Rebibbia

Il 30 marzo scorso alcuni medici del carcere di Rebibbia sono risultati positivi al coronavirus, mentre ad aprile, nella sezione femminile del carcere, anche una detenuta è risultata positiva al covid-10 e ricoverata d’urgenza. Il rappresentante del sindacato di Polizia Penitenziaria aveva scritto al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e alla Protezione civile per denunciare la mancanza di dispositivi di prevenzione individuale nonché per richiedere tamponi per tutto il personale penitenziario: “Da quanto riportatoci, sembrerebbe che siano state consegnate al personale di polizia penitenziaria mascherine tipo hobbistico e, solo nella stragrande maggioranza dei casi una o due mascherine chirurgiche. Da quanto ci risulta, le mascherine ad argomento della presente (tipo hobbistico), non rientrano tra i dispositivi dichiarati idonei a prevenire e contenere il contagio da Covid-19”.

Ilaria Paoletti

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7 comments

Gianna 16 Aprile 2020 - 8:00

E che cxxo vogliono? andate a lavorare invece di spacciare droga e rubare!! le manganellate che ci vorrebbero con questi delinquenti .pure la liberta’ vanno cercando dopo aver rubato spacciato magari anche ammazzato qualcuno.

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Gianna 16 Aprile 2020 - 8:02

restate chiusi in carcere e non vi contagerete ah ah disgraziati magari mi avete anche rubato in casa li mrtci vostra.

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Gianna 16 Aprile 2020 - 8:03

Se liberano tutti questi delinquenti siamo fritti. il giorno dopo sai i reati che coe aumenteranno.

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Cesare 16 Aprile 2020 - 8:19

Con decreti ministeriali che ci hanno messo ai domiciliari; non siamo di fronte a una legge del parlamento che rappresenta il popolo e che sarebbe anche essa incostituzionale.E questo malgrado che i morti per malattie polmonari sono gli stessi degli anni passati e che il 50% dei morti era in una sola regione!I poteri occulti della dittatura finanziaria che si è arrogata il diritto di battere moneta in forma privata ci fà credere che il vaccino risolverà tutto quando le mutazioni e gli altri virus sono infiniti. Ci vogliono obbligare al vaccino con i microchip cosi’ verremo marchiati e controllati come le bestie.
I parenti dei detenuti hanno tutti i diritti di vedere chi è dentro che non ha altro rapporto con il mondo esterno e non meritano questo trattamento inumano

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Antonine 21 Aprile 2020 - 9:08

Eccome no!! Trattiamo i delinquenti allo stesso modo delle brave persone che ogni giorno si alzano alle 4 per andare a lavorare ! ma li morttci vostra!! il manganello ci vorrebbe per tutti i carcerati e parenti .

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Fabio Crociato 17 Aprile 2020 - 2:10

Meglio i campi aperti di rieducazione protetti da militari piuttosto che questi carceri a celle…, da morti viventi.

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Antonine 21 Aprile 2020 - 9:12

Manganello e calci in bocca per chiunque delinque ruba e non vuole lavorare cio’ vale anche per i politici ma scherziamo?? due delinquenti assassini li hanno anche fatti presidente ..

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