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Crisanti furibondo: “Vaccino obbligatorio per over 50? Un Tso illegittimo e insensato”

by Cristina Gauri
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Crisanti

Roma, 7 gen — Andrea Crisanti è furibondo. Per il professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova la scelta del governo di fissare l’obbligo vaccinale sopra i 50 anni non solo non ha senso, ma è una misura improvvisata e per una fetta di popolazione potrebbe varcare la soglia dell’illegittimità.

Crisanti: vaccino obbligatorio per over 50 è fumo negli occhi

«Che senso ha imporre un obbligo sopra i cinquant’anni?», si chiede intervistato da Affaritaliani. Per Crisanti «è fumo negli occhi». Se si è avvertita questa urgenza di proteggere gli over 50, perché non farlo subito, invece di di aspettare l’inizio di febbraio? «Per avere un effetto ci vorranno mesi», insiste. «Se non si applicano misure di riduzione e di contenimento penso che fra qualche settimana si raggiungeranno picchi più alti, sicuramente. Il virus è in fase esponenziale». Ma «in assenza di misure di mitigazione faremo correre ancora meglio il virus».

Un obbligo illegittimo

Grande perplessità anche riguardo a come si è legiferato in materia di trattamento obbligatorio: «è legittimo soltanto quando uno effettivamente ne ha bisogno. Va bene? E’ chiaro? Se una persona è immunizzata o ha degli anticorpi alti perché deve farsi il vaccino?». Il Tso, precisa, si può fare soltanto se il soggetto rappresenta un pericolo reale: «qui stiamo trattando le persone», anche quelle sane, «come un pericolo reale nei confronti di terzi o per sé».

L’incognita dei cocktail

Crisanti solleva dubbi, come già aveva fatto in passato, sulla validità dei cosiddetti «cocktail»: «Con tutte queste combinazioni di vaccini che ci sono state, tra una prima dose con un vaccino e una seconda con un altro e una terza con un altro ancora, come si fa a capire se una persona ne ha bisogno o meno?». Insomma: il governo sta gestendo le masse con la paura mascherata da rigore scientifico. «Se tu obblighi una persona a vaccinarsi direttamente o indirettamente sennò perde il lavoro di fatto, non può lavorare, non può mantenere la famiglia, siamo in un trattamento sanitario obbligatorio». Molto meglio, per Crisanti, «la vaccinazione obbligatoria per tutti ma se ha senso», cioè «chi ha gli anticorpi alti o è immunizzato non ne ha bisogno», valutando caso per caso.

Cristina Gauri

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1 commento

lillo 8 Gennaio 2022 - 1:20

andate nei pronto soccorso e rendetevi conto da voi quanti ne arrivano con strani e gravi sintomi dopo essersi vaccinati date una occhiata poi vediamo se il vaccino fa bene alla salute

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