Roma, 21 gen – «Ci sono milioni di vaccinati che non sono protetti»: Andrea Crisanti dà un’altra picconata alla narrazione dominante. Nello specifico, quella secondo cui i vaccinati erano prima «immuni» e ora «protetti». Ecco, le cose non stanno proprio così. Ospite in collegamento a Piazzapulita, il microbiologo viene sollecitato da Corrado Formigli sulla proposta di ridurre i giorni di quarantena per i «trivaccinati», come vorrebbero ad esempio Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, e Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, entrambi presenti in studio.
Crisanti sui vaccinati
Sulla questione, il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova mette in guardia i vaccinisti più accaniti: «Ci sono milioni di persone che, anche se hanno fatto la vaccinazione, non sono protetti». Per questo, prosegue Crisanti, «dobbiamo pensare alle persone fragili, a chi ha superato gli 85 anni, ai trapiantati. Non necessariamente i vaccinati coincidono con i protetti».
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E ancora: «Non vorrei si confondesse la rimozione delle restrizioni con l’eliminazione delle misure che devono impedire agli infettati di contagiare: se una persona è in quarantena, non deve essere libera di andarsene in giro. Con le tre dosi, il contagio da variante Omicron produce un’infezione che dura 3-4 giorni. Nella maggior parte dei casi, una persona che è positiva dopo 6-7 giorni difficilmente infetta».
Privilegi immotivati
Insomma, Crisanti tira un’altra stoccata al governo – dopo quella di fine anno – e a chi vorrebbe ridurre la quarantena ai (tri)vaccinati. Una considerazione che va ben oltre il valore delle misure di isolamento, ma tira in ballo la distinzione manichea tra vaccinati (bravi) e non vaccinati (cattivi). Perché chi si è fatto la terza dose, ricorda il microbiologo, non può accampare privilegi: infatti, «vaccinati non significa per forza protetti».
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Vittoria Fiore
5 comments
Non sanno più che balle raccontare.
[…] Leggi la notizia su Il Primato Nazionale Precedente […]
Scusate l’ignoranza ma allora non sono vaccini!
Il vaccino per la poliomielite funzionava, quello per la TBC anche se questi non vaccinano sono solo una scusa per girare soldi nelle tasche di case farmaceutiche che con l’avvento dei generici sono destinate aò fallimento.
E in alcuni casi già sono fallite tipo Astra Zeneca 😀
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I fondamentali di bilancio parlano chiaro.
i vaccini non servono a niente ,potrei fare nomi indirizzi e via di persone vicine di casa trasportate in ospedale vaccinati con terza dose e potrei anche dire che qualcuno e’ morto dopo aver fatto il vaccino ,anche i vaccinati intasano gli ospedali e anche gli obitori.
[…] le misure anti-Covid in questo momento, secondo il professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova rappresenterebbe una soluzione utile dal punto di vista sanitario: […]