Roma, 29 ott – Un Vittorio Sgarbi scoppiettante all’indomani della disfatta elettorale del Movimento 5 Stelle in Umbria. Dalla chiusura dei seggi ad oggi il critico d’arte ha inanellato una serie di tweet e dichiarazioni al vetriolo per sbeffeggiare il 7% preso dai pentastellati. E oggi ha così esordito: “Movimento 5 patacche. Comunicazione di servizio: oggi pomeriggio sulla piattaforma Rousseau si vota il cambio di denominazione: da M5S a M5%“, scrive in un post pubblicato sul suo profilo Twitter, riferendosi sempre al crollo percentuale del partito di Di Maio in Umbria, che in 3 tornate elettorali e nello spazio di un solo anno e mezzo è riuscito nella strabiliante impresa di dimezzare per ben due volte: dal 27% delle Politiche, al 14% delle Europee, fino ad arrivare, per l’appunto, al 7% dell’altro ieri.
#movimento5patacche Comunicazione di servizio: oggi pomeriggio sulla piattaforma Rousseau si vota il cambio di denominazione: da M5S a M5%. @Libero_official @ilgiornale @Adnkronos
— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) October 29, 2019
“Domattina qualcuno porti lo spago per le valigie per Conte e Di Maio”, aveva twittato un’ora dopo la chiusura dei seggi, all’annuncio dei primi exit poll. Qualche giorno prima, durante una puntata di Otto e Mezzo su La7, Sgarbi aveva descritto Giuseppe Conte come “Un disperato, un trovatello. Lo hanno ritenuto indispensabile ma ci sono almeno 20mila italiani con le sue caratteristiche. Suo suocero è un evasore fiscale da due milioni, che dovrebbe essere in galera secondo la legge che ha in mente lui. Non c’è niente che funzione nella vicenda umana della figura politica di Conte”. Ieri mattina, invece, il critico ha deciso di sbertucciare la disfatta del centrosinistra parafrasando la canzoncina-mantra con le quali la sinistra suggella tutte le sue speranze di rivalsa sui sovranisti: Bella Ciao, che qui per l’occasione è diventata Umbria Ciao, mandando letteralmente in visibilio i suoi follower
Cristina Gauri
1 commento
Un partito funziona egregiamente sempre per i suoi vertici . Anche con il 5% Di Maio non perde il.posto, così come Renzi. Son gli altri dello stesso partito oscuro deputati e senatori che rimangono a piedi…quindi nessun problema.