Roma, 13 ago – “La presa al collo è stata stretta stretta che… sono stati pochi secondi in cui non respiravo… siamo caduti tutti e due a terra, lui è caduto quasi… praticamente… un po’ anche sopra di me”. E ancora: “Mi teneva così tanto forte che non riuscivo neanche a liberarmi”. E’ quanto dichiarato ieri a Fanpage da Denis Jasel Guerra Romero, 21enne cubano fermato dalla polizia a Vicenza in piazza Castello. Il giudice del tribunale di Vicenza ha convalidato l’arresto dello straniero che si era rifiutato di fornire i documenti agli agenti ed è ora accusato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Le accuse all’agente
Durante il controllo della polizia è infatti avvenuta una colluttazione tra il 21enne cubano e un poliziotto che lo ha bloccato con una presa al collo come si vede nel video postato su Instagram da un amico del ragazzo arrestato. A quel punto si è scatenata la bufera in rete, tra paragoni con il caso George Floyd e l’agente accusato di “razzismo”. Il questore di Vicenza, Antonino Messineo, ha fatto sapere che è stata avviata un’indagine interna per valutare l’operato del poliziotto “sulla scorta delle numerose testimonianze raccolte e sui video, non solo quelli sui social e degli amici del giovane, ma anche da altre fonti come le telecamere di sicurezza”.
“Avevo ansia, ero nervoso”
Lo stesso questore ha però precisato che “nessuno dei miei uomini ha comportamenti razzisti. C’è l’uso della forza ma non della violenza gratuita”. Ma perché il 21enne cubano si è rifiutato di consegnare i documenti alla polizia? “Il fatto del documento non è un problema… Avevo un po’ sia di paura, sia di ansia. Ero nervoso, non sapevo cosa fare”, ha dichiarato in modo piuttosto confuso a Fanpage.
Alessandro Della Guglia
7 comments
ma vattene in quel posto,deficiente…te e tutti quelli come te:
se quando le forze dell’ordine ti chiedono i documenti,
faceste meno gli arroganti imbecilli,questa cosa non sarebbe successa:
e ti è anche andata bene,che hai trovato una persona professionale che si è limitato a
bloccarti e arrestarti:
in altri paesi se non fai quello che ti dicono in fase di controllo
prendi una ruota di botte,
e se fai resistenza ti riempiono di buchi come uno scolapasta.
Ringrazia il tuo caxxo di dio che non stavi in USA, se no ti avevano fatto fare la fine del gamberetto, idiota.
Arrogante piccolo pezzo di melma, ti è ancora andata bene. Porta rispetto alle forze dell’ordine! Animale!
Un timbro vibram é quello che meritano stì pagliacci!
Minchiaaaa! Adesso cercano il caso per rilanciare anche qui quella pagliacciata del black lives matter, due palle, ma se ne andassero tutti a fan culo nei loro paesi di merda questi immigrati del cazzo!
Ginocchia sul collo dei negri!!! e a volonta ! w i poliziotti americani!
piu’ negri affogano a mmare e meglio mi sento!