Cremona, 12 nov – Non paghi venirci a spiare nelle case, di rincorrerci con i droni, di multare vecchietti seduti a leggere il giornale o donne che si abbassano la mascherina per far leggere il labiale alle amiche non udenti, le forze dell’ordine scendono in campo monitorando severamente anche le nostre boutade sui social. Che la gente sia esasperata e ogni tanto «sbrocchi», arrivando magari a scrivere commenti sopra le righe, a loro interessa poco.
Denunciato a piede libero
Lo ha appreso a proprie spese un signore di 49 anni di Rivolta d’Adda, provincia di Cremona, che i ligi tutori dell’ordine hanno denunciato a piede libero per aver istigato, in un commento sul Facebook, a disobbedire alle restrizioni previste dall’ultimo Dpcm firmato dal premier Conte. La denuncia è avvenuta sulla base dell’articolo 415 del Codice Penale, che punisce chi incita a contravvenire alle leggi di ordine pubblico. Ora il «rivoltoso» rischia una condanna tra i sei mesi e i cinque anni.
A procedere sono stati i carabinieri della Stazione di Rivolta d’Adda, impegnati in un’operazione di severo monitoraggio del web, con tutta probabilità «spulciando» i commenti sui gruppi cittadini e sulle pagine dei quotidiani locali a caccia di qualche boutade un po’ troppo ribelle. L’uomo aveva commentato un post inerente alle recenti chiusure di locali pubblici effettuate proprio dalla stazione carabinieri di Rivolta, «inneggiando alla disobbedienza sociale alle stesse norme».
Colpirne uno…
Poco è importato ai militari dell’Arma che l’uomo non fosse un pericoloso sovversivo, ma semplicemente un cittadino furibondo per misure che stanno mettendo in ginocchio l’economia e riducendo alla fame gli italiani. Colpirne uno per educarne cento, quindi. Scommettiamo che, appresa questa notizia, ora i concittadini dell’incauto signore ci penseranno due o tre volte prima di esternare il proprio dissenso verso le restrizioni previste dall’ultimo Dpcm. Basta poco per ridurre al silenzio tutti quanti.
Cristina Gauri
5 comments
Questa barzelletta sui carabinieri non fa ridere, però l’avvocato di questo signore, si farà due risate, visto che i dpcm NON SONO LEGGI.
Dunque il REGIME se la fa sotto, HA PAURA DEL POPOLO, infatti Napoli e la Campania, per PAURA di rivolte, non vengono chiuse o limitate con deliranti ordinanze, invece dove il popolo ha paura e china la testa, il regime è più feroce e delirante nel REPRIMERE IL DISSENSO
PESSIMA MOSSA.
ogni uomo di buon senso sa che è quando tacciono le parole,
che le cose si fanno VERAMENTE pericolose.
ma si vede che il nostro governo è in cerca di rogne….
e le troverà presto,credo:
basta che a qualcuno saltino i nervi
in questo periodo…
e con la rabbia che c’è in giro,
si ritroveranno in mezzo ad una sommossa GRAVE
in meno di un amen.
Le forze del c.d ordine delirano…anche un fesso sa che i dpcm non sono leggi. Intanto il tapino dovrà pagarsi un avvocato per aver difeso la libertà. Massima solidarietà
Hanno la faccia come il culo.
Il bello deve ancora arrivare.