Pistoia, 25 nov – Don Massimo Biancalani non sa più cosa inventarsi. Se non fosse per la toga verrebbe quasi da pensare che si tratti di un troll, un Gianmarco Saolini in versione clericale. E invece no, don Biancalani non lo fa con ironia, lui è davvero la rappresentazione più estrema e goffa del buonismo stile Boldrini. E così tra una foto profilo con l’effige di Carola Rackete e un attacco a Salvini, tra un abbraccio a qualche ragazzone del Gambia e un invito alla Boldrini, ecco che il sacerdote di Vicofaro ha pensato bene di trasformare Bella Ciao in una sorta di inno liturgico. Da cantare tutti insieme in chiesa tenendosi per mano.
“Partigiani d’amore e d’umanità”
“Vangelo e Costituzione, per diventare partigiani d’amore e d’umanità”, scrive don Biancalani a commento del video pubblicato sul suo profilo Facebook. Del resto il don famoso per essere un fanatico dell’accoglienza a tutti i costi lo aveva annunciato da giorni, beccando si stavolta anche il richiamo della diocesi di Pistoia: “Nelle celebrazioni liturgiche non si possono eseguire canti inadeguati alla liturgia, come del resto il buon senso dovrebbe già far capire. E’ un comportamento provocatorio assolutamente inopportuno”.
Centinaia di commenti contro don Biancalani
Ma la boutade di don Biancalani non ha fatto arrabbiare solo la diocesi di Pistoia, ma anche molti fedeli che per via del suo oltranzismo non frequentano più la chiesa di Vicofaro. Sotto il post su Facebook ci sono una valanga di commenti quasi esclusivamente negativi. Sono quasi cinquecento. Ne riportiamo uno, scritto da un utente che non sembra proprio un feroce salviniano: “Ti sostengo sempre e condivido in pieno il tuo impegno per gli ultimi, ma questo spettacolo lo trovo triste e fuori luogo. Da confratello, ti esorto a lasciare stare la politica e di vivere e annunciare solo il Vangelo in obbedienza al Vescovo e al Santo Padre”. Un consiglio pieno di buonsenso. Peccato che don Biancalani non lo ascolterà.
Davide Di Stefano
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Che bravo prete! Dovrebbe essere SPRETATO per BLASFEMIA! Uno dei PASSATEMPI PREFERITI dei “partigiani” che così tanto ama ed ammira, era SEVIZIARE, (magari per GIORNI INTERI, n.d.r.), ASSASSINARE & FAR SPARIRE i SACERDOTI! (Non vogliamo più CRISTI ne PADRONI! era uno dei LORO “leit motivo”, n.d.r.). Che TRISTEZZA!!!
All’inferno ti canteranno CIAO BELLO.
torno a rinnovare il mio suggerimento a questa splendida testata,di tenere come rubrica fissa la TOP TEN delle più fantozziane versioni di questa “bello ciao”;
questa nei primissimi 5 posti naturalmente !
detto questo,e sorvolando sulla forma fisica di tale Biancalani (devono avere derubricato quello di “gola” dai 7 peccati capitali,presumibilmente..) come si fa ad essere CONTRO I CONFINI per poi stonare:
“ho trovato l’invasoooor”
ma dove caxxo lo trovi l’invasore se non ci sono più confini nazionali,
nel regalo di Natale sotto l’albero ?
biancalani fottutissimo bastardo la canzoncina ficcatela nel culo insieme ai tuoi bastardi sporchi negri demmerda. Verme, arriveremo anche a te
Se viene un pretaccio a benedire per Natale (e beccarsi la busta) lo sbatto fuori da casa mia …
LEGITTIMA DIFESA !
Santo Padre , Benedetto XVI TORNA ! e ripara la chiesa che va in rovina ……
Sabato 21 Dicembre 2019 dalle ore 16:00 alle ore 19:00, in via Roma davanti alle Poste Centrali, Forza Nuova allestirà un gazebo di raccolta firme per sollecitare il Vescovo di Pistoia a rimuovere Don Biancalani dal ruolo di parroco di Vicofaro.
Noto anche per aver cantato “Bella Ciao” al termine della Messa, Don Biancalani non è certo idoneo a rappresentare la Chiesa Cattolica viste le sue strumentalizzazioni politiche sugli immigrati, degne più di un esponente di Centro Sociale di Sinistra che di un parroco.
Invitiamo tutti i parrocchiani di Vicofaro ed i cittadini pistoiesi al nostro gazebo per aderire a questa importante petizione.
[…] Pistoia, 26 nov – E’ ancora Biancalani show. Il parroco più immigrazionista d’Italia, – non si sa se per vocazione umanitaria o per vocazione all’esposizione mediatica – non pago di aver trasformato la parrocchia in un campo profughi, non pago di essersi attirato l’odio dei compaesani che lo bersagliano con ingiuriosi volantini anonimi, nei giorni scorsi era tornato all’attacco proponendo Bella Ciao come inno liturgico da cantare in Chiesa. A nulla è valsa la bacchettata della diocesi di Pistoia: “Nelle celebrazioni liturgiche non si possono eseguire canti inadeguati alla liturgia, come del resto il buon senso dovrebbe già far capire. E’ un comportamento provocatorio assolutamente inopportuno”, ma lui si è impuntato e il patetico teatrino è andato in scena ugualmente. […]
[…] famoso per aver trasformato la parrocchia in un campeggio per immigrati e aver sostituito il Salve Regina con Bella Ciao durante le “funzioni” – se ancora così si possono chiamare – domenicali, torna a far […]
[…] famoso per aver trasformato la parrocchia in un campeggio per immigrati e aver sostituito il Salve Regina con Bella Ciao durante le “funzioni” – se ancora così si possono chiamare – domenicali, torna a far […]
[…] d’Italia – secondo solo all’outsider Biancalani le cui gesta meriterebbero una rubrica settimanale su questa testata – ha voluto metter becco nella decisione della Giunta della Regione autonoma […]
[…] una piccola parrocchia nella città di Pistoia trasformata in centro di accoglienza dal prete ‘rosso’ don Biancalani. La struttura è recentemente arrivata a ospitare oltre 200 immigrati, molti dei quali irregolari […]
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