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Estate amara per i supplenti: gli stipendi tardano ad arrivare

by Ilario Maiolo
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Roma, 11 luglio – Non si preannuncia una bella estate per tutti i docenti a chiamata e supplenza breve, che vedranno posticipati i loro stipendi a causa di mancanza di fondi da parte del ministero. Nel caos scolastico che accompagna questo settore da quasi due anni, si aggiungono i mancati pagamenti per i supplenti brevi che non si sono ancora visti accreditare lo stipendio di maggio. In alcuni casi anche dei mesi precedenti.

Azzolina e Bianchi, nessuna garanzia per la scuola

Se si pensava che gli anni più buoi della scuola italiana fossero sotto guida Azzolina ancora c’è sicuramente tempo per ricredersi. Già dallo scorso anno si sono visti moltissimi rallentamenti e dubbi per le scuole. Soprattutto superiori, con i problemi dovuti alla scelta della formula di esame per la maturità. Anche quest’anno gli alunni hanno passato periodi incerti con continui cambi tra presenza e didattica a distanza dovuti ai cambiamenti dei colori delle regioni.

Un’altra grana che si sta aggiungendo a tutti i problemi precedenti riguarda la ripartenza a settembre. Ancora in bilico l’idea di ricominciare in presenza a causa dell’elevato numero di docenti non ancora vaccinati. Si preannuncia una estate calda per riuscire a trovare una soluzione che non debba obbligare il personale a vaccinarsi ma che, allo stesso tempo, garantisca la presenza degli alunni in classe.

Mancano i fondi, i supplenti attendono

Alla presentazione del nuovo governo, Draghi è stato molto chiaro: la scuola è una priorità. A questa dichiarazione però non sono seguiti gli aiuti dovuti. Né i fondi necessari per tutti gli stipendi richiesti. Rispetto agli ani precedenti, molti educatori e docenti sono stati assunti con contratto covid per riaprire ore mancanti grazie a fondi istituiti sia da questo che dal precedente esecutivo. Il problema ora è che molti docenti chiamati a ricoprire delle supplenze. Questo soprattutto nelle scuole primarie data la carenza di personale. Il risultato è che i supplenti si stanno ritrovando senza stipendio, mentre altri hanno ricevuto da poco cedolini e transizioni dei primi mesi dell’anno.

Chiedendo delucidazioni alla piattaforma NoiPa, che gestisce il riepilogo monetario della Pubblica amministrazione in collaborazione con il ministero dell’Economie, la risposta che si sta ottenendo è la seguente: “Si informa che la verifica della disponibilità dei fondi sul pertinente capitolo di bilancio gestito dal Ministero dell’Istruzione ha dato esito negativo. Pertanto, occorrerà attendere che il suddetto Ministero provveda ad inserire nel capitolo ulteriori fondi”. In un ambiente in cui è sempre più difficile reperire personale qualificato e, di conseguenza, si prediligono le chiamate in seguito alle messe a disposizione, l’obbiettivo di trovare ulteriore personale, con questi fondi, si abbassa notevolmente.

Ilario Maiolo

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