Milano, 27 apr – Fedez non perde un’occasione per non far parlare di sé ma, soprattutto, del suo smalto. Così basta che un’assessore leghista parla di cosa farebbe lei se suo figlio si presentasse con lo smalto alle dita, che si becca un dito medio da milioni di follower.
Le critiche della leghita a Fedez
‘Se dovessi vedere mio figlio con lo smalto, a parte che penserei subito ad un cambio di persona, ma subito dopo lo spedirei fuori di casa” ha detto l’assessore della Lega al Commercio del comune di Macerata, Laura Laviano, in un commento a un articolo postato su Facebook sulla linea di smalti di Fedez.
Lui: “Mi spiace per il figlio”
Dal canto suo il marito della Ferragni non poteva lasciarsi sfuggire di replicare alla potenza di fuoco comunicativa di un assessore leghista di Macerata, quindi ha usato le sue storie Instagram per inchiodarla come una sporca omofoba. Fedez ha quindi condviiso la foto della donna scrivendo: “Mi spiace per il figlio”. Non solo: dopo aver tirato in ballo il figlio della donna, che a differenza del suo non è costantemente esibito sui social, ha anche lanciato un sondaggio ha chiesto ironicamente ai suoi 12,2 milioni di follower: “Facciamo un gioco? Indovina il partito?’. “Partito: Lega Salvini”, si è risposto il rapper, tirando (di nuovo) in ballo Pillon, scrivendo: “Bravi! Avete vinto un poster di Pillon che fa il culturista”. Dati i rispettivi pesi social di Fedez e dell’assessore della Lega di Macerata potremmo quasi parlare di bullismo di fronte a una considerazione del tutto personale che, tra l’altro, non aveva neanche chissà che contenuto offensivo. E’ a questo che servirà la legge Zan?
La potenza di fuoco social e il “cyberbullismo” dei buoni
La “potenza di fuoco” di Fedez fa sì che con la scusa dello “smalto” che stanerebbe gli omofobi (come se il suo cosmetico non fosse solo una parte del tutto petaloso che ci viene propinato come emergenza nazionale) mostri all’assessore della Lega e ai suoi milioni di follower un dito medio – naturalmente smaltato. Reazione tardoadolescenziale da chi sa, molto bene, di essere un intoccabile protetto dal politicamente corretto. Scommettiamo che a parti inverse si sarebbe corsi a piangere berciando di cyberbullismo. Ma si sa, i buoni possono essere anche cattivi, non perdono mai smalto.
Ilaria Paoletti
3 comments
Bello vedere le unghie pulite, possibilmente senza segni di patologie (lo smalto nasconde!), e il dito medio nel orifizio del gesticolante malato.
Ma ‘sto Fedez chi è? Uno che viene fuori dalle tv di Berlusconi? Sono molto lieta di non saperne nulla di gente simile e mi pare che, se tale è la deriva, il milieu culturale, iconografico e militante del sinistrume sia diventato ancor più patetico dei tempi degli agit-prop intellò e dei loro lugubri manifesti politici.
ma ancora parlate del dismorfofobico fedez?
ma non vedete che tra tatuaggi,unghie e piercing
si odia già abbastanza da solo?
e basta…
lasciatelo dove dovrebbe stare:
nell’oblio.