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Roma, sfila la Madonna a forma di vagina: provocazione trash delle femministe di “Non una di meno”

by Ilaria Paoletti
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Madonna vagina femministe

Roma, 8 mar – Buona giornata internazionale della donna a tutte: adesso che a Roma le femministe di “Non una di meno” hanno esibito una Madonna a forma di vagina, portata in una “frocessione” fino alla scalinata che porta al sagrato della parrocchia dei Santi Angeli Custodi di piazza Sempione, ci sentiamo tutte più “liberate”. E dire che le proteste del parroco erano legittime.

Femministe “vs” la Madonna

Insomma, la Madonna trasformata in vagina dalle femministe fucsia di “Non una dimeno” e accompagnata da uno striscione “like a virgin” è stata portata in processione le quartiere romano di Montesacro: la manifestazione ha visto la partecipazione dei centri sociali Astra e Brancaleone. Per loro sarebbe una “sacra celebrazione anti-patriarcale” in concomitanza con la festa della donna. Il tutto è avvenuto di domenica, davanti agli occhi dei fedeli. “Un’esplosione di nero e fucsia, i colori del movimento “Non una di meno” presente anche in piazza insieme ai collettivi transfemministi e ai centri antiviolenza romani“, si legge nel loro comunicato : già, perché per una certa sinistra sguaiata è cool essere blasfemi, ma solo col cattolicesimo (Achille Lauro docet).

Padre Mario, “colpevole” di difendere la statua

Ma facciamo un passo indietro: l’oggetto della controversia è una statua della Madonna – quella vera – che secondo il nuovo progetto del Municipio che prevede per la piazza la totale pedonalizzazione, andrebbe spostata. Padre Mario, parroco della Santi Angeli Custodi di piazza Sempione, non accetta questa decisione. La statua rappresenta un simbolo per il quartiere. I residenti hanno organizzato una raccolta firme ed è stato esposto uno striscione con la frase: “Giù le mani dalla statua”. Sebbene questa iniziativa non sia partita dalla parrocchia, Padre Mario s’è comunque preso del “fascista”. Alcune sue frasi non proprio carezzevoli nei confronti del movimento Lgbt non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Ovviamente non è mancato l’intervento dell’assessore alla cultura del Municipio dove si trova la chiesa, Christian Raimo, che su Facebook accusa il prete di aver fatto tornare “nel 1930” il quartiere, di fatto appoggiando la contromanifestazione femminista.

“Ossessione di rappresentare le donne come vagina”

Puntuale l’intervento di Umberto La Morgia, fondatore del movimento “Omosessuali di destra” ed esponente di Fratelli d’Italia, si schiera in difesa del parroco e parla di una “provocazione ai limiti della blasfemia”. “Questo è vilipendio della nostra religione ed è comunicazione violenta, – attacca – e mi chiedo anche a livello simbolico come si possa definirsi per i diritti delle donne e poi avere l’ossessione di rappresentarle sistematicamente tramite una vagina”. La cosa più femminista, insomma, non l’hanno detta quelle di “Non una di meno”.

Ilaria Paoletti

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5 comments

mario1232016 8 Marzo 2021 - 5:13

Premetto che di parlare della religione in questi contesti, non mi importa niente. Aggiungo che su una scemenza del genere, non ci trovo niente da commentare.
Vorrei dire una cosa, invece, sull’impatto mediatico:

Certe iniziative, per me, dovrebbero venire proprio “ignorate”. Parlare di un gruppo di amici che si riunisce a dire scemenze al bar.. ha più senso di questa roba.
Purtroppo, parlandone, si finisce, anche involontariamente, per renderle “famose”, visto che si trovano su tutte le televisioni e tutti i giornali, di ogni schieramento politico(pro e contro).

Attenzione.. perchè secondo me è proprio quello che vogliono.. si finisce per fare il loro gioco.
Così una persona che non ha niente di interessante da dire, diventa famosa ingiustamente(a mio parere).

Anche perchè sappiamo che la pubblicità, positiva o negativa che sia, porta visibilità. (che è meglio dell’anonimato nel quale, altrimenti, molte persone si troverebbero).

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Fabio Crociato 8 Marzo 2021 - 7:04

Semplice, ci sono le teste di c…o differenziatesi anche in teste di vagi. Per maggiore chiarezza e onestà scientifica. Bisogna riconoscerglielo.

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jenablindata 8 Marzo 2021 - 9:56

….
queste sono in cerca di rogne.

e le troveranno,prima o poi…sicuramente.
e quando le avranno trovate,
la stragrande maggioranza degli italiani guarderà da un’altra parte.

contente loro,contenti tutti.

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sere gattara 9 Marzo 2021 - 3:49

sempre detto che queste sono donne solo nelle mutande

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#MeToo contro gli alpini, processo sommario (e ideologico) – Nel mondo ma non del mondo 14 Maggio 2022 - 10:39

[…] una di meno” sono anche coloro che l’8 marzo del 2021 hanno portato in «frocessione» (sic!) una statua blasfema della Madonna fino alla parrocchia romana dei Santi Angeli Custodi, quartiere Monte Sacro. Una «sacra […]

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