Roma, 23 apr – Per i bambini delle elementari i Fiumicino arte “contemporanea” vuol dire peni, ani, vagine in primo piano. Grazie ad alcuni genitori che hanno notato il contenuto sessuale in quella che era una fornitura-premio alla scuola per aver partecipato a concorsi sul centenario di Gianni Rodari, i libri sono stati restituiti alla scuola.
Fiumicino, alle elementari libri “porno” per premio
Nella scuola in oggetto, oggi, c’è stato anche un sopralluogo del senatore della Lega, William De Vecchis, e del capogruppo comunale Vincenzo D’Intino. I libri di arte “porno” erano contenuti in un bilico di 18 metri contenente 9.000 volumi dei cataloghi delle collezioni Imago Mundi, progetto no-profit di arte contemporanea nato da un’idea di Luciano Benetton, da distribuire alle scuole del territorio.
“Interrogazioni a tutti i livelli”
“Stiamo preparando interrogazioni a tutti i livelli – spiega D’Intino – sia parlamentare che comunale, per capire chi abbia concesso l’autorizzazione a distribuire questo tipo di libri ad alunni così giovani, e chi abbia controllato il contenuto degli stessi”. “L’amministrazione comunale che ha partecipato al progetto ‘Gianni Rodari’ aveva l’obbligo di controllare quanto stava distribuendo” scrivono in una nota congiunta i consiglieri di centrodestra e liste civiche “Il catalogo d’arte che ritrae e interpreta esplicitamente i genitali e la sessualità sicuramente non può essere un dono ‘da leggere’ come avrebbe voluto Rodari, né adatto ai bambini di materne ed elementari. Ad oggi, grazie ad alcune mamme che hanno denunciato l’accaduto, l’attività di distribuzione è stata sospesa”.
Contenuti troppo “Hot” per i social
Le immagini dei libri “porno” distribuiti alle elementari di Fiumicino, riprese dal quotidiano Il Faro Online e da noi riportate qui, sono addirittura “pericolose” da condividere sui social, poiché si rischierebbe la censura. E’, infatti, possibile condividerle col pubblico solo all’interno degli articoli. E a vederle, lasciano ben poco all’immaginazione. Non sindachiamo su cosa sia ormai lo stato dell’arte contemporanea, ma su una cosa possiamo dirci tutti d’accordo: non è roba adatta a bambini delle elementari.
Ilaria Paoletti
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