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Frosinone, la sposa interrompe il pranzo di nozze per correre a vaccinarsi

by Cristina Gauri
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Roma, 29 giu — A leggerla sembra una di quelle notizie appositamente ideate per rinfocolare la narrazione – i maligni direbbero la propaganda — che circonda l’enfasi vaccinale: e se da un lato c’è l’infuriare delle varianti, ecco poi episodi di «impegno civico» vaccinale come questo che ci arriva dalla provincia di Frosinone a rinsaldare i sospetti. Una sposa del frusinate ha deciso di non rinunciare all’appuntamento con la dose di vaccino, fissata dalle autorità in anticipo e a sorpresa nella giornata che coincideva con la sua promessa di matrimonio.

La sposa saluta gli invitati e si va a vaccinare

Così la donna ha salutato invitati e parenti e si è allontanata, in compagnia del neomarito, per recarsi presso il locale hub vaccinale e sottoporsi alla iniezione. «Una esperienza che mi accompagnerà per tutta la vita» ha dichiarato Floriana, che gestisce a Cassino un centro di estetica, dove lavora anche il suo sposo.

La politica si complimenta

La fuga — non romantica come quella di una luna di miele anticipata né da favola come Cenerentola che lascia il gran ballo — non è passata inosservata nelle sfere della politica. Ed ecco pronti i complimenti dell’assessore regionale alla Salute, D’Amato. «Faccio i miei più sinceri auguri e ringrazio moltissimo Floriana Mancini che nel giorno del suo matrimonio, dopo aver ricevuto la telefonata della Asl di Frosinone per anticipare il vaccino, ha deciso di andare per la somministrazione. Insieme al marito Ivan Marotta si è recata presso l’hub Stellantis di Piedimonte San Germano per ricevere la seconda dose».

L’assessore non si è fatto pregare e si è dilungato sulla notizia, elogiando il «grande senso civico» dei due. «Quando ho letto la notizia ho sorriso, mi ha molto colpito il gesto della neo sposa che ha mostrato un senso civico encomiabile e nel bel mezzo del pranzo di nozze è andata al centro vaccinale» ha proseguito D’Amato. Si è inoltre dichiarato «piacevolmente sorpreso» del commento della sposa che aveva parlato di un’esperienza unica. L’assessore ha quindi sottolineato il fatto che «i cittadini del Lazio stanno avendo un comportamento eccezionale, rispettando regole e aderendo in massa alla campagna vaccinale, è anche grazie a loro se oggi siamo la prima regione d’italia per numero di somministrazioni, uniti arriveremo al traguardo del 70% di popolazione immunizzata entro l’8 agosto».

Sposa vaccinata…

A dire il vero, la cerimonia interrotta era quella della promessa di matrimonio alla presenza dei parenti più intimi, mentre la cerimonia nuziale vera e propria e in pompa magna — limitazioni anti-covid permettendo — si terrà ai primi di Luglio. Si inizierà a dire «sposa vaccinata, sposa fortunata»?

Cristina Gauri

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