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Gergiev non si piega al diktat di Sala: non dirigerà alla Scala. E Sgarbi lo difende così

by Cristina Gauri
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sala gergiev

Milano, 1 mar — E’ arrivato ieri il benservito di Beppe Sala al maestro Valerij Gergiev, putiniano di ferro che si è rifiutato di condannare l’invasione russa dell’Ucraina. Il direttore d’orchestra «non ha risposto» all’invito-diktat del sindaco di Milano di prendere le distanze dal conflitto in corso e per questo, il 5 marzo «possiamo escludere la sua presenza sul podio alla Scala per la Dama di picche», ha annunciato il sindaco del capoluogo lombardo.

Gergiev non dirigerà alla Scala  

«Valery Gergiev è ripartito e non ha risposto», ha fatto sapere il primo cittadino meneghino — che è anche presidente della Fondazione teatro alla Scala — a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Iulm di Milano. Il maestro ha risposto all richiesta di abiura con il silenzio. Niente inginocchiamento sui ceci, niente dietrofront. Anche se il sindaco sostiene di non aver «chiesto nessuna abiura, ho chiesto una presa di distanza dalla guerra. E’ una cosa un po’ diversa». Ma tutti conoscono la passione di Sala per i patentini e i vari «pass» ideologici: dalle dichiarazioni di antifascismo richieste per affittare gli spazi pubblici a quelle per potersi sedersi al consiglio comunale. Se non la pensi come lo Stalin di Varedo non lavori.

Bandito dai teatri di mezzo mondo

«Questo è un tema che è stato sollevato da Milano ma varie realtà e templi della musica hanno risposto», ha precisato Sala. Ed è così: per il suo rifiuto di condannare l’operato di Putin, Gergiev è persona non gradita anche nei teatri di Stati Uniti, Germania, Austria, Olanda e Gran Bretagna. Vista la mala parata anche Marcus Felsner — agente internazionale del maestro — ha dovuto prendere le distanze. Una posizione che sembra più dettata dal rischio di vedersi sbarrate le porte di mezzo globo: «Alla luce della guerra criminale perpetrata dal regime russo contro la nazione Ucraina democratica ed indipendente, e contro l’aperta società europea nel suo complesso, è diventato impossibile per noi, e chiaramente sgradito, difendere gli interessi del maestro Gergiev», ha spiegato in una nota.

L’assist di Sgarbi (Che cita Pound e Celine)

Chi ha invece preso le parti di Gergiev, dimostrando che lo si può difendere pur prendendo le distanze dall’operato di Putin, è stato Vittorio Sgarbi, intervenuto ieri sera alla trasmissione Quarta Repubblica condotta da Nicola Porro. «Siamo usciti dalla narrazione del Covid e siamo entrati in quella del “tutti contro Putin”», ha esordito il sindaco di Sutri. «Non si può confondere Hitler con Nietsche, o Hitler con Furwängler, direttore d’orchestra che aveva suonato per il Führer in numerose occasioni».

Furwängler, racconta Sgarbi, «è venuto alla Scala nel 1953 per dirigere un’opera di Wagner» nonostante avesse operato nella Germania nazista. Allora nessuno aveva obbiettato. «C’era più democrazia di adesso. Chissà perché nei Funerali di Togliatti [dipinto realizzato nel 1972 da Renato Guttuso, esposto al museo d’arte moderna di Bologna, n.d.r.] Guttuso ha dipinto l’immagine di Stalin e non quella di Kruscev, e nessuno gli ha chiesto di cancellarla. Chissà perché, una volta, si diceva “Non sono d’accordo con le tue idee ma darei la vita perché tu le potessi esprimere”. Tutte cose che non esistono più, perché abbiamo gli italiani piegati a dare ragione a Sala nel perpetrare un atto senza logica».

Gergiev non deve abiurare

Per il critico non si può chiedere un’abiura a un direttore d’orchestra, che non fa «politica, dirige musica. Così come ha fatto Furwängler! Dobbiamo quindi immaginare che sia stato giusto mettere in gabbia Pound, censurare Celine? Andiamo avanti così! E Putin non è Hitler, in ogni caso», e Gergiev «non ha potere politico». Poi cita l’esempio di «Prodi, Depardieu, Salvini, Conte: l’ha detto chiunque che un tempo Putin andava bene, perché non chiediamo a tutti loro di “pentirsi”? Pentirsi non spontaneamente, come hanno già fatto perché hanno paura, ma ordinandoglielo!».

Cristina Gauri

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11 comments

jenablindata 1 Marzo 2022 - 2:03

sgarbi mi sta cordialmente antipatico da sempre,ma in questo caso ha più che ragione.

putin ha le sue ragioni di fare quello che sta facendo:
se l’onu fosse stata meno di parte e menefreghista,
se la nato fosse stata meno aggressiva,
se le nazioni europee avessero applicato gli accordi sottoscritti a minsk…da tutti nato compresa,
se l’america,la germania,l’inghilterra,la francia…NON avessero sovvensionato e fomentato il golpe di piazza maidan…E
se l’opinione pubblica perdesse meno tempo a seguire calcio,porno e gossip e avesse seguito e compreso quello che diceva putin
in almeno una ventina di discorsi pubblici rivolti all’america,alla nato e alla ue negli ultimi 15 anni,
OGGI NON SAREMMO IN QUESTA SITUAZIONE.

adesso ragliano di buttare fuori la russia dall’onu…perchè dicono
“Uno stato che commette crimini di guerra contro i civili non può essere membro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu“
senza nemmeno arrossire,il che denota o una faccia di sterco compresso che potrebbe fermare una cannonata diretta,
o un livello di imbecillità che rasenta l’idiozia conclamata:

l’america fa parte dell’onu nonostante abbia fatto una decina di guerre di aggressione in mezzo mondo,solo negli ultimi venti anni…
di cui almeno un paio senza nemmeno iniziate senza nemmeno scomodarsi ad informare il consiglio di sicurezza,
e SE per caso qualcuno dà seguito a questa idea imbecille…
L’ UNICA cosa che otterrete sarà di spingere ancora di più la russia ad arroccarsi in difesa,trovando buona sponda nella cina.

dico….
MA CHE COSA AVETE IN QUELLA TESTACCIA MARCIA?
LETAME?

vedete di sedervi intorno ad un tavolo con la russia,e concordate quello che GIA avreste dovuto fare per disinnescare ogni ostilità sin dall’inizio:
uno strato di nazioni NEUTRALI tra la russia e la nato,tra la russia e la ue.

E POI….
con calma,avviate relazioni di uniformità:
cominciate con il concordare LEGGI COMUNI tra la ue e la russia,
cominciate a evidenziare i punti di contatto e cercate di livellare quelli divergenti….al 50% da una parte e dall’altra,
migliorate la comunicazione tra la russia e i singoli paesi ue,
avviate gemellaggi,
trattati di scambio scentifico (dove sono gli scienziati russi,nei laboratori di ricerca di tutto il mondo? io ne ho visti ben pochi…. eppure,hanno ricercatori di prim’ordine:come mai vengono tenuti alla distanza?)
aprite alla russia lo sport europeo (istituendo tornei continentali,anzichè limitati alla sola ue)
migliorate il rispetto esibito sui media….in modo che sia reciproco:sopratutto quello occidentale,che FA LETTERALMENTE SCHIFO al confronto di quello russo o cinese
cominciate ad unificare i codici della strada,quelli penali,quelli civili cominciando dalle leggi più simili:in modo che un reato sia un reato dall’atlantico agli urali,una cosa permessa idem
ecc
ecc
ecc
ecc

siamo nel 2022:è ora che vi lasciate alle spalle queste str***ate muscolari,questi deliri di onnipotenza…
e imparate ad andare d’accordo,appianando i problemi…
anzichè infiammarli fino a quando esplodono:
gli idioti,fanno così…
NON i capi di stato,che hanno la responsabilità della vita e del benessere dei loro cittadini.
…..
anzi,sarò più chiaro:
VOLETE DECIDERVI A CRESCERE,MALEDETTI IMBECILLI DI GOVERNANTI?

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Valter 1 Marzo 2022 - 2:07

La cosa triste delle posizioni assurde assunte dal sindaco Sala e che sono leggittimate dalla rielezione da parte dei cittadini di Milano, che nonstante il malgoverno passato sia come sindaco che come responsabile dell’Expo, le svariate vicende giudiziarie, la situazione di provato degrado della città di Milano, cui si corrisponde l’assoluto immobilismo dell’amministrazione Sala. Ormai è dimostrato da tempo che l’amministrazione del sindaco Sala non ha la effettiva volontà di risolvere i problemi della città e dei suoi cittadini a meno di immediati vantaggi politico-mediatici. I milanesi sono assediati da criminalità di strada, bande di nordafricani e sudamericani, mafia cinese, piazze di spaccio a cielo aperto, bande di borseggiatori rom e svaligiaroti di appartamenti, ma a quanto pare questo non è bastato a scongiurare la rielezione del sindaco Sala. Tale “malfunzionamento” della democrazia può forse trovare spiegazione nel distacco fra realtà popolare e dirigenza politica, fra governati e governanti, ormai meno della metà degli elettori risponde alle consultazioni, da ciò il potere politico trae i vantaggi di operare su una scala ridotta del bacino elettorale che favorisce un maggiore impatto della portante clientelare, in sostanza tale situazione favorisce il potere per il potere, provato quindi che questi sindaci, che imperversano impuniti e con toni da inquisitori, sono un malfunzionamento indotto della democrazia.

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Primarul din Milano a concediat un celebru dirijor rus de la Scala: „Nu l-a condamnat pe Putin” - Gazeta Românească Italia 1 Marzo 2022 - 4:58

[…] Apoi citează exemplul lui «Prodi, Depardieu, Salvini, Conte: cineva a spus că Putin a fost odată bun, de ce nu le cerem tuturor să se „căiască”? Pocăiți-vă nu spontan, așa cum au făcut deja pentru că le este frică, ci poruncindu-le!”, scrie pubicația Il Primato Nazionale. […]

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Peppe Macchia 1 Marzo 2022 - 5:50

E guai a chi non si conforma al pensiero unico! Se hai un’idea, anche solo in una sfumatura, diversa dal diktat vieni perseguitato a 360° in tutto il globo “democratico” e apportatore di libertà e civiltà. Ma dove stiamo andando?!

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fabio crociato 1 Marzo 2022 - 7:07

Lasciare che Sala B, il capo degli amministratori “politici” condominiali (dei quali é vietato ottenere l’ elenco nominativi, completo di tutte le relative unità gestionali), possa affiancarsi, per farsi scorrettamente luce, ad un libero artista è già di per sé vergognoso…

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