Ferrara, 9 giu – Sgombriamo ogni dubbio: Igor il killer è sempre un fantasma e di lui non c’è traccia. Paludi, acquitrini, canali, campi, casolari continuano a essere tenuti d’occhio ma il serbo non si trova. E visto che le indagini per scovarlo sono a un punto morto, gli investigatori vanno a ritroso e cercano di ricostruire il primo omicidio di Igor, a Budrio. Si chiedono, gli inquirenti, perché il killer abbia preso di mira proprio il bar di Davide Fabbri, che poi è rimasto ucciso. Dopotutto non era in posizione centrale e non brillava per essere un posto dai lauti guadagni.
E così hanno interrogato la vedova dell’uomo, che prima di essere sentita dal pm ha avuto un malora. Quando si è ripresa i carabinieri le hanno chiesto se Igor conoscesse Fabbri. Perché secondo loro ci deve essere un motivo plausibile che lo ha mosso a rapinare proprio il loro bar, e probabilmente Igor voleva impossessarsi delle armi della sua prima vittima.
La donna, Maria Sirica, ha negato che i due si conoscessero e ha ammesso che suo marito ogni tanto andava al poligono a sparare. Fabbri, infatti, nell’appartamento dove abitava con la moglie sopra al suo bar deteneva un fucile da caccia e due pistole regolarmente dichiarate e detenute con porto d’armi per uso sportivo. Se Igor e Fabbri non si erano mai incontrati e conosciuti prima, allora i carabinieri pensano che qualcuno abbia riferito al killer delle armi.
Ma c’è un altro particolare che gli inquirenti stanno analizzando: Fabbri aveva anche una collezione di orologi antichi di pregio, acquistati nel corso degli anni in vari mercatini. Gli inquirenti non escludono che qualcuno, forse qualche badante, possa aver detto a Igor degli orologi e lui volesse entrane in possesso. Oppure: gli orologi acquistati da Fabbri in maniera del tutto legale, erano forse di dubbia provenienza? In questo caso Igor potrebbe aver avuto dei dissidi con alcuni ricettatori prima che gli orologi venissero acquistati dal barista di Budrio, e che il bar di Fabbri potrebbe non essere stato un obiettivo casuale. Un’ipotesi che finora era passata sotto traccia, ma che oggi si sta facendo strada. E alla vedova Fabbri il pm ha fatto anche dei nomi. Il dubbio che sorge è che gli inquirenti abbiano dei sospetti su qualcuno che forse stanno già tenendo d’occhio. O almeno così ci si augura.