Rimini, 15 nov – Come ormai quasi ogni giorno, procediamo con l’aggiornare l’elenco dei “furbetti” all’italiana che si sono approfittati dello Stato, beneficiando del sussidio pentastellato pur non avendone il titolo – o peggio, pur essendo dedicati ad attivitร criminose, peraltro piuttosto redditizie.ย Protagonista della vicenda, un anziano albergatore della riviera romagnola, che era riuscito a raggirare il Fisco con dichiarazioni dei redditi alterate e falsificando la certificazione Isee (l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente), in modo da ottenere i requisiti per diventare beneficiario del reddito di cittadinanza. Il furbone figurava come unico componente di un nucleo familiare e dichiarava di non avere altri redditi se non quello derivante dal percepimento di una pensione sociale.
Tutto ciรฒ รจ stato possibile “dimenticandosi” di dichiarare la proprietร dell’albergo in suo possesso sulla riviera romagnola. Un immobile che vale bruscolini: il valore sfiora solo il milione di euro. Dopo alcuni mesi passati a percepire indebitamente il sussidio, le Fiamme Gialle di Rimini lo hanno scoperto. Dai controlli sono emerse altre violazioni commesse dal pensionato: dal 2017, infatti, era riuscito ad usufruire in modo indebito di prestazioni sociali erogategli dallโInps, senza averne diritto alcuno. I militari della Guardia di Finanza hanno segnalato l’evasoreย allโautoritร giudiziaria e agli uffici dellโIstituto nazionale della previdenza sociale preposti, cosรฌ da sospendere l’erogazione del sussidio – e, ovviamente, imporre la restituzione della somma percepita senza averne titolo. Ora l’anziano rischia la reclusione da due fino a sei anni – pena per chi presenta dichiarazioni contraffatte allo scopo di beneficiare del sussidio. La pena รจ va invece da dodici a trentasei mesi “nel caso in cui un contribuente omette la comunicazione all’Ente erogatore, delle variazioni di reddito, del patrimonio o del nucleo familiare, nonchรฉ informazioni dovute e rilevanti ai fini della riduzione o revoca del beneficio”.
Cristina Gauri