Home » Il “furbetto” del giorno: è padrone di un albergo ma intasca il reddito di cittadinanza

Il “furbetto” del giorno: è padrone di un albergo ma intasca il reddito di cittadinanza

by Cristina Gauri
0 commento
reddito di cittadinanza

Rimini, 15 nov – Come ormai quasi ogni giorno, procediamo con l’aggiornare l’elenco dei “furbetti” all’italiana che si sono approfittati dello Stato, beneficiando del sussidio pentastellato pur non avendone il titolo – o peggio, pur essendo dedicati ad attività criminose, peraltro piuttosto redditizie. Protagonista della vicenda, un anziano albergatore della riviera romagnola, che era riuscito a raggirare il Fisco con dichiarazioni dei redditi alterate e falsificando la certificazione Isee (l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente), in modo da ottenere i requisiti per diventare beneficiario del reddito di cittadinanza. Il furbone figurava come unico componente di un nucleo familiare e dichiarava di non avere altri redditi se non quello derivante dal percepimento di una pensione sociale.

Tutto ciò è stato possibile “dimenticandosi” di dichiarare la proprietà dell’albergo in suo possesso sulla riviera romagnola. Un immobile che vale bruscolini: il valore sfiora solo il milione di euro. Dopo alcuni mesi passati a percepire indebitamente il sussidio, le Fiamme Gialle di Rimini lo hanno scoperto. Dai controlli sono emerse altre violazioni commesse dal pensionato: dal 2017, infatti, era riuscito ad usufruire in modo indebito di prestazioni sociali erogategli dall’Inps, senza averne diritto alcuno. I militari della Guardia di Finanza hanno segnalato l’evasore all’autorità giudiziaria e agli uffici dell’Istituto nazionale della previdenza sociale preposti, così da sospendere l’erogazione del sussidio – e, ovviamente, imporre la restituzione della somma percepita senza averne titolo. Ora l’anziano rischia la reclusione da due fino a sei anni – pena per chi presenta dichiarazioni contraffatte allo scopo di beneficiare del sussidio. La pena è va invece da dodici a trentasei mesi “nel caso in cui un contribuente omette la comunicazione all’Ente erogatore, delle variazioni di reddito, del patrimonio o del nucleo familiare, nonché informazioni dovute e rilevanti ai fini della riduzione o revoca del beneficio”.

Cristina Gauri

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati