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Incredibile, ci è arrivata anche Imma Battaglia: “Il politicamente corretto? E’ una psicosi”

by Cristina Gauri
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imma battaglia lgbt

Roma, 23 dic – Lo dice persino Imma Battaglia, attivista Lgbt moglie dell’attrice Eva Grimaldi: il politicamente corretto ha rotto. Non solo: è un’arma che si sta rivoltando contro i propri alfieri più sfegatati, ma nessuno sembra sentirci da quell’orecchio. Come riporta Dagospia, contro questa vera e propria psicosi si è spesa la Battaglia ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Risate con Zalone

Dopo Checco Zalone, l’ex consigliera capitolina in quota Sel è la seconda a esprimersi pubblicamente contro le derive folli di questa corrente di pensiero: “Quando sentii la canzone di Zalone sugli omosessuali mi feci una risata – ha spiegato Battaglia – Trovo pesante il livello a cui siamo arrivati. L’ironia è il sale della vita, è anche sintomo di intelligenza. L’obiettivo che tutti noi abbiamo nella vita è quello di una società intelligente, matura, che non ha bisogno di leggi o attenzioni nevrotiche rispetto alla diversità”.

Il politically correct favorisce la destra

La situazione attuale, spiega Battaglia, “è il contrario rispetto a quello a cui ambivo, di una società inclusiva. Oggi questa esasperazione è frutto di una comunicazione che è completamente cambiata”. E punta il dito contro i social, colpevoli di aver cambiato “le prospettive del rapporto di massa. Ma è anche il risultato di una classe politica che, seguendo in maniera ridicola i social, non fa altro che incitare all’odio e allo scontro”, spiega. “Oggi abbiamo leader politici che fanno i fascistelli, ma vengono favoriti anche dall’eccesso del politicamente corretto. L’esasperazione arriva da tutti, arriva da quelli contro e da quelli pro. Anche il politicamente corretto estremo è fastidioso”.

Lobby gay governative

L’attivista ha poi parlato dell’esistenza delle lobby gay, elemento che molti nel mondo Lgbt tendono a minimizzare o addirittura a negare. E invece battaglia ne rivela la presenza anche in politica: “Esiste ed è fortissima, in questo momento è governativa. Preferirei che uscissero allo scoperto, anche perché non ti fa essere ricattabile”.

Cristina Gauri

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5 comments

Fabio Crociato 23 Dicembre 2019 - 5:12

Si chiama Battaglia… Il cognome può mentire fino ad un certo punto!

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Gipo 23 Dicembre 2019 - 6:01

Questa ha capito che per la sinistra sta calando il sipario e si prepara a saltare sul carro…

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jenablindata 23 Dicembre 2019 - 7:39

è anche una questione di coraggio,alla fine:
ogni alfiere del politically correct
è sempre e soltanto…un uomo che
non ha le palle di essere tale,e quindi ragionare
con il proprio cervello
e di conseguenza anche sostenere il peso delle proprie
opinioni.

e purtroppo nel nostro paese scarseggiano,gli uomini…
e abbondano conigli,struzzi e sardine:
per questo sta andando tutto in vacca,
anche se ultimamente mi sembra che le cose stiano migliorando
un pò….

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Carlo 26 Dicembre 2019 - 3:36

Che le case farmaceutiche e i ricercatori trovino subito un farmaco una cura per questa gravissima malattia psichiatrica e fisica.

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