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Indottrinamento Lgbt in una scuola di Firenze: genitori in rivolta

by Riccardo Natale
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Roma, 15 nov – Nonostante il ddl Zan sia stato approvato solo alla Camera, il mondo Lgbt continua ad allargare il suo raggio di propaganda nelle scuole primarie. Stavolta in Toscana, regione la cui amministrazione nei mesi scorsi ha elargito ingenti finanziamenti pubblici alle varie sigle.

Bambini e bambine recitano ruoli del sesso opposto

«Individuare gli stereotipi di genere presenti in fiabe, racconti, personaggi dei cartoni animati, giocattoli, mass media e nella realtà della vita quotidiana». Secondo quanto riportato da La Nazione, questo è l’inquietante contenuto del programma promosso dall’associazione Lgbt Ireos Onlus – Centro Servizi Autogestito Comunità Queer (termine quest’ultimo che prende il nome dalla teoria che mette in discussione la naturalità dell’identità di genere, dell’identità sessuale e degli atti sessuali di ciascun individuo, affermando invece che esse sono interamente o in parte costruite socialmente) in alcune classi di elementari e medie presso l’Istituto Comprensivo Rosai a Firenze, che ha fatto alzare un polverone tra i genitori.

A destare più scalpore è la testimonianza di un genitore su una maestra che “durante le lezioni d’inglese fa recitare ai bambini i ruoli delle femmine e alle bambine quelle dei maschi. In un dialogo un bimbo fa Lilly e una bimba fa Arthur. Tutto questo senza chiedere il consenso ai genitori”.

La maestra però non ha fatto mistero dei suoi decisamente discutibili metodi di insegnamento, tant’è che sui suoi social scrive: “Esercizio di drammatizzazione con ruoli maschili e femminili dati a caso. Il maschio tocca alla femmina e passa, la femmina tocca al maschio e risatine al seguito”. “C’è da lavorare” aggiunge.

Donzelli: “No alla manipolazione dei bambini”

Tra i primi a denunciare la vicenda è stato il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. “Siamo con le mamme che si sono ribellate a questa follia, non è accettabile che si tenti di manipolare dei bambini in questo modo – tuona Donzelli– Ora il nuovo provvedimento voluto dalla maggioranza di governo di sinistra, il Ddl Zan, sta giustificando questi metodi e anzi la situazione peggiorerà una volta che sarà approvata. La nuova legge, già approvata dalla Camera, istituisce la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia per insegnare ai bambini delle elementari a scegliere, anche a giorni alternati, se sentirsi maschi, femmine, o trans. Abbiamo provato in tutti i modi a fermarli proponendo emendamenti di buonsenso alla Camera. La sinistra li ha tutti bocciati. Ma noi non ci perdiamo d’animo”.

Riccardo Natale

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1 commento

Raffo 15 Novembre 2020 - 2:00

Nulla di cui stupirsi……..il compito primario della sinistra piddina, agevolata dai poltronari stellino, è distruggere la nostra società,la nostra ricchezza culturale,impoverire il ceto medio e creare una generazione ermafrodita di pusillanimi conigli e codardi. A questo punto i figli li faranno gli africani e gli asiatici,mentre i sodomiti e le lesbiche passeranno la giornata a sdoganare la famiglia genitore1 e genitore2……… Da vomito.

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