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Inflazione, Italia oltre la media europea con +12,3%: è tra i paesi più colpiti dell’Eurozona

by Andrea Grieco
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inflazione

Roma, 6 gen – L’Italia è una tra le Nazioni più grandi dell’eurozona ad aver mantenuto su livelli altissimi il tasso di inflazione nel mese di dicembre dell’anno appena passato. Gli ultimi dati pubblicati da Eurostat mostrano come la media dell’area euro dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato (HICP), utilizzato per confrontare l’andamento dei prezzi nei diversi paesi, è del 9,2%: in Italia si è attestato al 12,3%, subendo un aumento del +0,2% rispetto al mese precedente. In media, nel 2022 i prezzi al consumo hanno registrato una crescita pari al +8,1% (+1,9% nel 2021), “aumento più ampio dal 1985” secondo l’Istat.

L’inflazione nel resto d’Europa

I paesi dell’est Europa sono quelli che hanno registrato i tassi più alti, raggiungendo percentuali elevatissime: più del 20% in Lettonia e Lituania, in Estonia il 17,5% e il 15% in Slovacchia. Anche l’Olanda, con un tasso dell’11% e un aumento del +0,7% sul mese precedente, si classifica tra le zone più colpite dall’inflazione. L’Italia ha visto mantenersi costante a livelli alti il proprio andamento dei prezzi, diversamente dagli altri grandi paesi europei. La Germania ha fatto registrare un tasso del 9,6%, la Francia del 6,7% e la Spagna del 5,6%.

Il problema dell’Italia è la dipendenza energetica

La componente che influisce maggiormente sulla situazione italiana dei rincari è ancora la invalidante dipendenza energetica, dal momento che la penisola si classifica ai primi posti per le importazioni energetiche e produce la metà dell’energia elettrica tramite il gas, oltre che il peso delle imposte sui consumi, molto più soffocanti che in altri paesi. La sovranità energetica si prospetta ancora di più una delle uniche vie per fronteggiare queste problematiche.

Andrea Grieco

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1 commento

fabio crociato 7 Gennaio 2023 - 6:54

Calare drasticamente sui prodotti di importazione, non solo quelli energetici !! Vale per l’ Italia e a maggior ragione dovrebbe anche valere per l’ Europa che non esiste (salvo quella dei grossolani distributori, grossisti mercanti, unici veri globalisti).
Nota: i tassi più alti da Voi segnalati riguardano nazioni nelle quali si vergognano di fare i lavori dei loro padri e son finiti quasi tutti in città a fare i consumatori improduttivi reali (pensando di essere tutti furbi parassiti).

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