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Jj4, Svizzera e Germania abbatterono i fratelli dell’orsa killer: “Troppo aggressivi”

by Cristina Gauri
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Roma, 13 apr — L’orsa Jj4 che mercoledì scorso ha ucciso, sbranandolo, il runner Andrea Papi nei boschi sopra Caldes, non è l’unica della sua famiglia ad aver manifestato comportamenti «problematici» nei confronti dell’uomo. Stando a quanto riportato dalla Stampa, Jj4, esemplare femmina nata nel 2006, è diretta discendente del nucleo originario di plantigradi trasferiti dalla Slovenia al Trentino nell’ambito del progetto Life Ursus per il ripopolamento degli orsi sull’arco alpino italiano.

L’orsa Jj4 e quella famiglia di esemplari “problematici”

L’orsa è figlia di Joze (maschio rilasciato nel 2000) e Jurka (femmina rilasciata nel 2001); nel suo «album di famiglia» non figura come l’unico esemplare ad aver manifestato comportamenti aggressivi nei confronti dell’uomo. JJ1, detto «Bruno» e primo figlio della coppia di orsi sloveni, era nato nel nel Parco Naturale Adamello Brenta nel 2004. L’animale prima sconfinò in Austria, per arrivare infine in territorio tedesco dove si diede a quotidiane scorrerie presso le produzioni di miele e a sistematiche predazioni di greggi.

I due fratelli abbattuti

I tedeschi saranno pure green ma a differenza degli italiani antepongono gli interessi umani alle razzie di un animale: le autorità bavaresi dapprima cercarono di allontanare la bestia mediante utilizzo di esperti finlandesi che si avvalevano di cani addestrati. All’ennesimo tentativo fallito, si optò per il fucile: Bruno venne abbattuto il 26 giugno 2006 e il suo corpo venne impagliato ed esposto nel museo Mensch und Natur nel Castello di Nymphenburg, a Monaco di Baviera.

La stessa sorte è toccata all’orso Jj3, altro figlio di Joze e Jurka. A premere il grilletto furono le autorità federali del Cantone dei Grigioni, in Svizzera, dove l’orso era sconfinato manifestando fin da subito un comportamento troppo «disinvolto» nei confronti dell’uomo, con frequenti visite nei centri abitati alla ricerca di cibo. Anche qui, per evitare di piangere sul cadavere di qualcuno, si era optato prima per l’allontanamento e poi per l’abbattimento, avvenuto il 14 aprile 2008.

Una tragedia annunciata?

Tornando a Jj4, non si può dire che la morte di Andrea Papi non sia una tragedia annunciata. «L’orsa Jj4 è considerata esemplare pericoloso in seguito all’aggressione con ferimento di due persone, compiuta il 22 giugno 2020», è quanto si legge nel Rapporto Grandi Carnivori redatto nel 2021 dalla Provincia Autonoma di Trento. Già nel 2020 il suo nome era balzato all’onore delle cronache per aver quasi ammazzato, aggredendoli, due uomini che stavano facendo un’escursione sul Monte Peller. Si trattava di Fabio e Christian Misseroni, padre e figlio. La Provincia aveva richiesto l’abbattimento dell’orsa e sul caso era scoppiata una durissima polemica con l’allora ministro dell’Ambiente Costa.

Il Tar bloccò l’ordinanza di abbattimento dell’orsa

All’epoca il Presidente della Provincia aveva emesso «un’ordinanza contingibile e urgente per motivi di sicurezza pubblica al fine di 1. garantire il monitoraggio e il presidio dell’area per ridurre il rischio di nuovi possibili incidenti, 2. individuare e rendere riconoscibile l’orso coinvolto e 3. rimuovere lo stesso mediante captivazione permanente». Il rischio che si verificassero nuovi attacchi era definito «concreto e latente». Se è vero che la struttura tecnica (Settore Grandi carnivori del Servizio Faunistico e Corpo Forestale Trentino) aveva «eseguito in tempi brevi i primi due punti dell’ordinanza, provvedendo a garantire il presidio dell’area ai fini dell’informazione alle persone, nonché all’individuazione genetica e alla cattura e marcatura con radiocollare» dell’orsa, «la rimozione della stessa è invece stata sospesa» e quell’ordinanza non venne eseguita perché, «la stessa è stata dapprima sospesa e quindi annullata dalle autorità giudiziarie alle quali si sono appellate associazioni animaliste».

Il radiocollare non è bastato

«Il fatto che l’orsa sia tuttora dotata di radiocollare e monitorata in modo intensivo, va ribadito, non è sufficiente a contenere in modo adeguato il rischio di ulteriori incontri ravvicinati e di possibili relativi incidenti, dal momento che tale strumentazione e tale monitoraggio non possono di fatto impedire che ciò avvenga». Ad oggi il radiocollare è scarico e l’orsa non è più monitorata da tempo.

La sorte di Jj4 pare comunque segnata. «Una volta identificato, si procederà all’abbattimento», ha confermato l’altro ieri il presidente della Provincia di Trento. «Oltre che sull’abbattimento dell’animale che ha attaccato Andrea Papi — ha riferito Fugati — Ispra ha annunciato il proprio parere favorevole anche rispetto agli orsi che in passato hanno provocato il ferimento di escursionisti». Il governatore ha firmerà le ordinanze di abbattimento per altri tre esemplari «problematici».

Cristina Gauri

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1 commento

fc 13 Aprile 2023 - 1:06

Mandarli in esilio in Russia, oppure non possiamo chiedere all’ ambasciata russa di intercedere nemmeno per questo ? Sul cinismo di CH e D non c’è bisogno di aprire altri libri che spaziano dal prevalente protestantesimo al calvinismo utilitaristici h 24 (per non apparire pirla mai).

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