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La tragedia del mare non ferma i nuovi arrivi. E gli scafisti si arricchiscono…

by Giuliano Lebelli
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immigrati-1Roma, 21 apr – “Dai dati in nostro possesso, sulle coste libiche ci sarebbe circa un milione di immigranti pronti a partire per l’Europa”. Durante la conferenza stampa sull’indagine sulla rete transnazionale, che gestisce i viaggi degli extracomunitari dal Nord Africa verso la Sicilia, il procuratore aggiunto di Palermo Maurizio Scalia mette in allarme il Viminale.

L’indagine svela cifre e modalità d’azione dell’organizzazione criminale: per arrivare dai diversi Paesi dell’Africa fino in Libia, i migranti spendono da 4.000 a 5.000 dollari. Per avventurarsi nella traversata ci vogliono tra i 1.000 e 1.500 dollari. Arrivati in Sicilia, per raggiungere a Roma o a Milano servono altri 200/400 euro, mentre per arrivare nei Paesi del Nord Europa bisogna pagare cifre che variano dai 500 ai 1.500 euro. Si paga sempre in anticipo, prima di ogni tratta.

Il gruppo criminale ha la propria base in Libia, dove operano i due latitanti Ermias Ghermay (considerato responsabile del viaggio che portò alla strage di Lampedusa dell’ottobre 2013) e Medhane Mered; in Italia avevano come corrispondente Ashgedom Ghermay (titolare di un permesso di soggiorno in quanto richiedente asilo politico), il quale si avvale di autisti, accompagnatori e fornitori di assistenza per ogni necessità dei migranti disposti a pagare per proseguire il viaggio.

Il tutto frutta molto bene ai trafficanti d’uomini: uno dei capi dell’organizzazione racconta che in Eritrea si sta comprando una casa da 13 milioni. I soldi dei ricavi finiscono in Svizzera e in Israele.

Intanto la nave Gregoretti, della Guardia costiera, con a bordo 27 dei 28 superstiti del naufragio a largo della Libia, è arrivata a Catania. Ad accoglierla c’era il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, in rappresentanza del governo. Tra i superstiti due scafisti, fermati con l’accusa di omicidio plurimo. I superstiti sono tutti uomini e stanno bene. Anche il ricoverato, un 33enne del Bangladesh, che ha un trauma toracico-addominale, ma non è grave.

Giuliano Lebelli

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