Roma, 10 apr – A Ladispoli i carabinieri della compagnia di Civitavecchia hanno tratto in arresto un pregiudicato romeno 38enne per i reati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.
La richiesta d’aiuto alla vicina di casa
Era domenica quando al 112 è pervenuta una richiesta di intervento: una signora di Ladispoli segnalava alle forze dell’ordine che un minorenne (vicino di casa) sera presso la sua abitazione e versava in un profondo stato di prostrazione psicofisica: aveva, addirittura, le caviglie legate con catene. Il minore riferiva di essere stato imprigionato dal padre: erano, infatti, circa due giorni che viveva segregato, ed è riuscito a liberarsi solo limando altre catene che lo tenevano costretto a letto.
Legato al letto per due giorni
Il ragazzo ha detto ai Carabinieri di aver litigato il padre e per tale ragione si era allontanato dalla propria dimora. Quando era tornato, il padre lo ha legato per punizione con catene al letto; addirittura, lo ha privato di cibo e acqua per gli interi due giorni di prigionia. I carabinieri hanno rintracciato e il padre del ragazzo e lo hanno arrestato per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia e scortato presso la Casa Circondariale di Civitavecchia.
Ilaria Paoletti
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