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Lampedusa, isola al collasso: ora i clandestini sono 1.400. Il sindaco infuriato attacca Conte

by Alessandro Della Guglia
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Lampedusa, immigrati

Roma, 21 ago – A Lampedusa non c’è una cospicua presenza di immigrati irregolari sbarcati nelle ultime settimane. A Lampedusa siamo ben oltre e la situazione è ormai fuori controllo. Nella notte sono stati 7 gli sbarchi, nell’arco di otto ore, con 276 africani arrivati nell’isola siciliana, che si aggiungono ai 250 giunti di ieri giunti con altre sei imbarcazioni. In totale, fra l’hotspot di contrada Imbriacola (capienza massima: 192 persone) e la Casa della fraterinità (locali della locale parrocchia), a Lampedusa oggi si contano circa 1.400 immigrati irregolari. In tutto questo spicca l’indecente lassismo del governo giallofucsia, che assiste immobile all’invasione.

Lo sfogo del sindaco

Di conseguenza il sindaco dell’isola delle Pelagie, Totò Martello, si è comprensibilmente infuriato con il premier Giuseppe Conte. “Quanti ancora ne devono arrivare?”, ha scritto il primo cittadino in un post su Facebook indirizzato al primo ministro. “Presidente Conte – chiede Martello – quanti migranti devono ancora essere ammassati nel Centro accoglienza per poter avviare i trasferimenti da Lampedusa? Presidente Conte, quante barche di migranti devono ancora essere depositate al Molo Favaloro prima che inizino le procedure di demolizione? Presidente Conte, quanto pensa ancora possa durare la pazienza dei lampedusani?”. Uno sfogo più che legittimo quello del sindaco di Lampedusa, perché come da lui stesso fatto notare, adesso si pone anche una questione di sicurezza generale.

“Presidente Conte – tuona ancora Martello – forse non è chiaro: in queste condizioni il suo governo non è in grado di garantire le norme di sicurezza, non solo sanitarie, sull’isola. Quindi, basta con provvedimenti tampone, basta con questo silenzio assordante: lei e il suo governo non potete tacere di fronte a ciò che sta accadendo a Lampedusa! Non è più accettabile – prosegue il sindaco – che la nostra isola sia abbandonata a se stessa e che il peso dell’accoglienza sia scaricato tutto sulle nostre spalle: noi siamo i primi a voler garantire il rispetto dei diritti umani, ma non è più accettabile che per questo Lampedusa sia lasciata in balia delle più feroci speculazioni politiche. Un presidente del Consiglio ha il dovere di rispettare tutti gli italiani compresa Lampedusa, che ha la sola colpa di trovarsi nel centro del Mediterraneo, al 35° parallelo”.

Salvini: “Denunciamo il governo”

Come se non bastasse, nella giornata di ieri, circa quaranta immigrati tunisini sono scappati dall’hotspot e sono stati segnalati in giro per l’isola. Dopo averli fotografati, diversi cittadini lampedusani hanno richiesto l’intervento alla forze dell’ordine affinché i clandestini vengano riportati immediatamente nella struttura che li ospita. Intanto Matteo Salvini, dopo la raffica di sbarchi avvenuti nella notte, ha annunciato di voler denunciare l’esecutivo giallofucsia: “Come Lega, con i nostri avvocati, stiamo preparando una denuncia all’attuale governo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante del Covid e dei problemi sanitari”, ha scritto Salvini su Twitter.

Alessandro Della Guglia

 

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3 comments

Evar 21 Agosto 2020 - 3:25

Abbandonate sto cazzo di isola ai tunisini, trasferite nella penisola i residenti italioti locali regalando loro una casa e indennizzandoli adeguatamente e poi cominceremo a ridere. Di sicuro costerebbe mooolto meno che foraggiare i magna-magna dei CIE, quelle dame di carità della marina militare, i guardacoste debosciati che basta una teutonica a percularli e la sbirraglia varia che sono solo inutili parassiti buoni a nulla.

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Trapani, sindaco Pd nega sbarco a nave quarantena con clandestini | Il Primato Nazionale 21 Agosto 2020 - 3:41

[…] Lampedusa, isola al collasso: ora i clandestini sono 1.400. Il sindaco… […]

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Fabio Crociato 21 Agosto 2020 - 3:49

Si costringa ogni paese di provenienza ad una penale e contributo spese per ogni singolo individuo auto-invitatosi, ovviamente anche con riscontro in materia prima, terra in testa! Sotto a legiferare “bene”, poi vedrete come cambia l’ andazzo!! Diritto internazionale contro i “dritti” internazionali! Se l’ Europa ostacola, fuori dalla gabbia nella gabbia. CH e GB insegnano. Veri profughi ovviamente esclusi.
(Per motivi di spazio e di cultura, sostanzialmente, non è possibile rifare le colonie in casa nostra!!).

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