Roma, 19 gen — Immigrati che dall’Italia gestivano il traffico di clandestini amministrando grandi quantità di denaro e un esercito di scafisti: sono scattate le manette per due organizzazioni criminali, capeggiate da boss iracheni, che da Bari e Venezia si erano accaparrate il controllo degli spostamenti e i trasferimenti degli immigrati irregolari dalla Turchia-Grecia-Albania verso l’Italia e anche oltre.
Iracheni gestivano traffico di clandestini per l’Italia
E’ stata chiamata operazione «Astrolabio», ed è sfociata stamattina nel blitz della Guardia di Finanza nei confronti di due dei quattro gruppi criminali accusati di gestire il traffico illecito di clandestini che approdano sulle coste salentine di Lecce. Da lì, i viaggi spesso proseguivano verso altri Paesi europei. Le Fiamme Gialle, in sinergia con il Gico di Lecce e lo Scico di Roma, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia leccese e in collaborazione con gli inquirenti di Albania e Grecia, hanno per mesi monitorato le mosse dei trafficanti di esseri umani. I capi sono risultati essere di nazionalità irachena, mentre i presunti componenti di tutti e quattro i nuclei sono quasi tutti siriani.
Le indagini
Il lavoro della Guardia di Finanza si è basato sulle numerose intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, oltre alle riprese video, effettuate da servizi di osservazione e pedinamento svolti in Italia, Grecia ed Albania. Dalle indagini sono emerse le rotte compiute dagli scafisti e gli spostamenti dei trafficanti di esseri umani, nonché i ruoli nell’organizzazione di ciascun componente del gruppo criminale. In particolare uno dei due gruppi presenti in Italia, comandato dal cittadino iracheno R.A.Q. residente nell’hinterland di Venezia, era responsabile del trasferimento in Italia e negli altri Paesi europei di clandestini prevalentemente di etnia arabo-siriana.
Cristina Gauri