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Lezioni Lgbt a bimbi non autorizzate, una mamma protesta. Le maestre si vendicano così

by Cristina Gauri
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scuola elementare alunno lgbt

Torino, 23 ago — Una madre protesta con la direzione della scuola primaria frequentata dal figlio perché le maestre impartiscono lezioni — non autorizzate dalle famiglie — di Lgbt e gender: per tutta risposta, a fine anno scolastico si vede i voti del bambino, «da sempre studioso con profitto», sensibilmente penalizzati. Benvenuti nella nuova «buona scuola» che apparecchia tavola al regime Zan, dove chi dissente subisce rappresaglie: a denunciare la vicenda in un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione Bianchi è il senatore dei Fratelli d’Italia Lucio Malan, così come riferito dal Secolo d’Italia.  

Lezioni Lgbt a scuola: l’interrogazione parlamentare

I fatti, spiega Malan, si sono svolti «Nel corso dell’anno scolastico 2020/2021». Alla protagonista della vicenda, madre di un bimbo di 11 anni «frequentante la classe quinta della scuola primaria del convitto nazionale Umberto primo di Torino, così come a tutti gli altri genitori, nell’ambito del piano di offerta formativa», viene illustrata la proposta di un corso di educazione sessuale. I docenti mostrano alla donna il programma e il materiale didattico che verrà presentato durante detto corso. Dopo aver visionato gli allegati la madre decide di dare il proprio consenso. Il figlio, precisa Malan nell’interrogazione, «è un bambino sano, bene educato e ben seguito dalla madre nonché da sempre studioso con profitto». In particolare «in matematica, materia nella quale alla fine del 2020 si è classificato a livello nazionale nell’ambito di una nota competizione accreditata presso il ministero dell’Istruzione».

Quegli strani cartelloni

Tutto sembra procedere per il meglio quando il 22 aprile la signora riceve dalla «maestra, M.L.C., nella chat su WhatsApp dei genitori della classe del figlio, le fotografie degli elaborati sotto forma di cartelloni realizzati dai ragazzi raffiguranti scritte di propaganda Lgbt». La madre si rivolge al bambino chiedendo chiarificazioni. Lui spiega «con evidente imbarazzo, che sono state le maestre a fare tutto quel ‘lavoro’ e che in sostanza lui ha scritto parte di quei cartelloni sotto la loro totale indicazione e supervisione». La signora, pensando che «quei lavori fossero stati inseriti nel corso di educazione sessuale per il quale lei aveva rilasciato il consenso informato», è poi venuta a sapere che «i lavori di propaganda Lgbt sono stati eseguiti in altra circostanza». Senza che le maestre avvertissero nessuno.

La madre protesta

Così «il 27 aprile 2021» la signora scrive «un’e-mail all’insegnante M.L.C., presentando le proprie ferme rimostranze» per la mancanza di «informazione sulle attività citate, per le quali non le è stata chiesta alcuna autorizzazione». A differenza, invece, «di quanto avvenuto per il corso di educazione sessuale». La maestra si sarebbe giustificata rispondendo che le lezioni Lgbt sarebbero state affrontate «dietro una ‘forte richiesta da parte di alcuni alunni’ della classe, ‘trattato in maniera soft, ponendo l’attenzione sul rispetto della diversità’ ex articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea». Dichiarazioni che divergono da quanto riferito dall’alunno. «Il figlio non avrebbe confermato che alcuni alunni avessero richiesto di trattare la tematica Lgbt». A questo punto la mamma chiede e ottiene «un colloquio con il rettore della scuola, professoressa G.G.», che si schiera dalla parte delle insegnanti.

Infine, la sorpresina, o per meglio dire la rappresaglia Lgbt. Al momento del ritiro della pagella la madre trova «penalizzati tutti i suoi voti finali: il sospetto della madre è che la scuola si sia voluta rivalere sul figlio, ingiustamente penalizzandolo nella valutazione finale a causa delle sue rimostranze verso quelle lezioni trattante tematiche Lgbt».

Cristina Gauri

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11 comments

Prof. Massimo Sconvolto 23 Agosto 2021 - 11:09

La scuola statale ormai è un cesso da cui non si apprende niente di reale.
Chi può la eviti e iscriva i figli ad una scuola privata.

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fabio crociato 23 Agosto 2021 - 12:09

Questo si chiama lavaggio del cervello, fortunatamente fatto da maestrine totalmente incompetenti in materia. Comunque qualche danno lo lasceranno…

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jenablindata 23 Agosto 2021 - 12:12

BELLO SCHIFO.
fa il paio con “la cura” degli x-men,che hanno messo dentro una pistola.
ma non tutto il male vien per nuocere:
quella madre potrà sfruttare questa apertura per insegnare al proprio figlio
a NON piegarsi alle imposizioni e ai ricatti,e a pensare con la propria testa….
ANCHE E SOPRATUTTO,quando il sistema spinge perchè tu non lo faccia.

comunque se io fossi in lei avrei parlato chiaro con il preside e gli avrei fatto capire chiaramente che gli insegnanti sotto di lui
si DEVONO limitare ad insegnare le proprie materie e basta,visto che è quello il loro ruolo.
la politica e l’ideologia,come anche le loro opinioni personali e le loro menate esistenziali,restino FUORI dalla scuola,altrimenti anche io porto dentro le mie…
e gliele ficco in testa a legnate.

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Giovanni Cieol 23 Agosto 2021 - 12:35

Questa è la risultante dell’aver un corpo insegnante determinato da raccomandazioni mafiose e del Vaticano con le assunzioni di chiamate dirette e concorsi truccati.

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Giovanni Cieol 23 Agosto 2021 - 12:38

Comunque questo doppio pesismo nella scuola italiana è sempre esistito, quando un ragazzo un bambino ha voglia di studiare, lo ghettizzano e arrivano a bocciarlo per inibirlo e castrarlo, e mandare avanti i figli degli amici degli amici, con la falsa meritocrazia.

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Publio Decio Mure 23 Agosto 2021 - 1:12

Un regime!!! ed é assurdo che quella madre fosse sola nella rivendicazione della giustizia 😳
In maniera subdola e infingarda quelle maestre hanno posto in essere una azione di propaganda partitica e immorale. Ma come si fa ? Chissà quanti danni hanno provocato …

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Fax 24 Agosto 2021 - 2:09

Questa cosa lgbtxzerddsw ha veramente scassato, anzi, frantumato i cocones.
Chiunque può far quel che gli pare nella propria intimità, ma imporre un pensiero, un qualcosa di questo tipo, ti porta inesorabilmente a odiare quel che prima potevi rispettare senza problemi.
Se io rispetto te, tu rispetti me ma, nel momento che mi rompi I co******,non ti rispetto più ma ti combatto in quanto diventi una minaccia.

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gabriele 24 Agosto 2021 - 5:59

Queste maestre credono di detenere la verità, verità costruita sull’odio di chi non la pensa come loro e senza dibattito preliminare sul soggetto trattato. E’ come se un idraulico volesse aggiustarti la macchina.

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il visconte dimezzato 25 Agosto 2021 - 10:46

ma queste puttanate false teorie dove le prendono? da siti di odio sociale e odio ideologico quali il fuffintonpost, ilbalordoquotidiano , fanfake , lastampa(diSion) , open(casa tua) ????? dove le prendono queste puttanate gender? nei manuali di medicina e antropologia non ci sono! ergo è solo propaganda stile lotta continua che pero’ ha mutato forma , come al solito ….quelli cambiano forma….ma sono umani??

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La "Super Patata" che alza la gonna traumatizza i bambini di prima media: genitori in rivolta 23 Febbraio 2022 - 2:06

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