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Libro Meloni, blitz dei collettivi a Venezia: “Va messo a testa in giù”

by Ilaria Paoletti
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Libro Meloni

Venezia, 1 giu – Il libro della Meloni viene immortalato a testa in giù da un professore della Ca’ Foscari e nonostante le polemiche gli studenti decidono di fare un “blitz” per schierarsi con lui.

Libro Meloni, il blitz del Collettivo

Il post social del professore Simon Levis Sullam dell’università di Ca’ Foscari sul libro di Giorgia Meloni ha incassato una prevedibile solidarietà: domenica sera il collettivo universitario Li.S.C (Liberi Saperi critici Venezia) ha dato su Facebook appuntamento per oggi alle 17: «Ci vediamo domani a Ca’ Foscari centrale per dimostrare solidarietà al professor Sullam e ribadire la natura antifascista della nostra Università».

“Andate anche voi a capovolgerlo”

«Alcune aliene hanno deciso di scendere dallo spazio e invadere diverse librerie veneziane per esprimere solidarietà a qualsiasi espressione antifascista” scriveva questa mattina il collettivo su Facebook “andate anche voi a capovolgere i libri che inneggiano al fascismo». A testimonianza del discutibile “happening”, alcune foto del libro capovolto dalle vetrine di alcune librerie.

“Condanniamo la rettrice”

«Non possiamo che condannare la nostra rettrice – scrive il collettivo sulla pagina Facebook – per le dichiarazioni fatte a seguito della vicenda del professor Sullam: non possiamo accettare che l’Università presti il fianco allo sporco gioco di partiti politici». E nel pomeriggio dalla finestra di un’aula e sul piazzale dell’Ateneo sono scesi degli striscioni con questo slogan: «Se Ca’ Foscari non prende posizione la prendiamo noi».

La solidarietà al professore coinvolto

«Oggi eravamo un centinaio di persone, studentə, professori e società civile. In tantissimə abbiamo preso parola per esprimere non solo la nostra vicinanza e solidarietà al professor Sullam, ma anche e soprattutto per ribadire che l’università è antifascista» dichiarano dal Collettivo in merito al loro boicottaggio del libro di Giorgia Meloni. «C’è poco da parlare di Università come spazio di condivisione quando c’è un’assessore regionale alla Scuola e laureata a Ca’ Foscari di Fratelli d’Italia che canta faccetta nera alla radio, e se si continua a vomitare odio contro chi ha orientamenti sessuali non eteronormati. Qual è il discorso egemone di violenza? Ci aspettavamo una difesa del professore da parte dell’Università”: queste le parole di Ruggero Tallon del collettivo Li.S.C.

La replica di Speranzon (FdI)

Il capogruppo regionale di Fratelli D’Italia, Raffaele Speranzon, non ha tardato a replicare: «La protesta di alcuni studenti è diventata occupazione a Ca’ Foscari. Ferma condanna del gesto, un atto di prevaricazione dopo la condivisione social delle foto del libro della leader del partito Giorgia Meloni a testa in giù e l’attacco alla rettrice dell’università veneziana. Questo è il triste e preoccupante raccolto che si ottiene seminando odio nella mente e nei cuori delle persone: l’università è spazio di crescita, di conoscenza, di confronto, ed è gravissimo che ci sia chi ne approfitta per trasformarlo in un palcoscenico per propaganda ideologica».

Ilaria Paoletti

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1 commento

fabio crociato 1 Giugno 2021 - 4:29

Il confronto non è sempre compromesso Egregio R.Speranzon… altrimenti, almeno come atteggiamento, hanno ragione loro a presidio di parecchie Università che non hanno certo abiurato totalmente il ’68 (a cominciare da voti e lauree tecnico-politiche). Stiamo parlando di quello che dovrebbe essere l’ apice della cultura…

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