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Lo Ior tenta un difficile repulisti

by La Redazione
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IOR (1)Novecento lettere per la richiesta di chiusura conto indirizzate ad altrettanti clienti scomodi.

E’ questa l’ultima mossa dello IOR, la fondazione bancaria Vaticana che sembra voler letteralmente cambiare registro sotto il pontificato di Papa Bergoglio. L’Istituto per le Opere Religiose già da tempo stava ventilando l’ipotesi di un repulisti generale tramite la società di consulenza Promontory, un vero e proprio colosso nel campo dell’antiriciclaggio. In particolare ha destato grande scalpore la consegna di queste missive a ben 4 Stati sovrani: Indonesia, Iran, Iraq e Siria. Solo l’inizio, dato che in progetto futuro è prevista la chiusura di tutti quanti i conti detenuti dalle ambasciate straniere presso la Santa Sede.

Certo suscita qualche dubbio questo cambio di rotta da parte della banca Vaticana. Infatti solo nel 2012 lo IOR ha registrato un utile di 86,6 milioni di euro aumentando le proprie casse in maniera sostanziale e l’improvvisa inversione di marcia nei confronti dei capitali esteri stona molto con la politica fin’ora tenuta dai vertici ecclesiastici in materia finanziaria.

Una spiegazione valida ci sarebbe, andando a ripescare la vicenda giudiziaria del 2010 che congelò 23 milioni di euro di fondi sospetti (sconglati poi nel 2011) e al termine della quale, dopo una serie di scandali culminati con l’arresto del segretario personale del Papa Paolo Gabriele per il furto e la divulgazione di alcuni documenti, venne eletto l’attuale Presidente dello IOR Ernst von Freyberg. Se poi si va ad analizzare la situazione da un punto di vista “geostrategico”, ai più attenti non può sfuggire il fatto che la decisione dello IOR viaggi sulla falsa riga di un quadro politico internazionale ben delineato: sia Iraq che Iran hanno infatti preso una posizione netta contro l’intervento militare in Siria riconoscendo la sovranità della Repubblica Araba Siriana nelle vicende intestine.

In conclusione, escludendo verosimilmente un totale chiusura dello IOR ad ogni capitale finanziario estero, questo improvviso giro di vite sembra avere in verità un retrogusto meramente politico, Con buona pace del potere esclusivamente spirituale della Chiesa Cattolica.

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