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Ma quali “italiani omofobi”: coppia gay vittima della baby gang di stranieri. “Hanno incendiato il portico”

by Cristina Gauri
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baby gang

Bologna, 26 giu — La vita di una coppia gay resa un inferno da una baby gang di ragazzini stranieri di varia provenienza: accade nella tollerante Bologna, città bifronte dei «diritti a tutti i costi» da un lato e della criminalità incontrollata legata all’immigrazione — in particolari modo dei minori stranieri — frutto dell’accoglienza dall’altro. La capitale dei cortocircuiti, più che altro, come testimonia l’emblematica vicenda che vede come protagonista i due coniugi, uniti civilmente, esasperati dalle angherie brutali di una banda di ragazzini extracomunitari a cui non va proprio giù la presenza di una coppia gay nel quartiere.

Coppia gay perseguitata da baby gang 

«Abbiamo paura che prima o poi ci facciano del male e che ci aggrediscano», confida la coppia, che dall’ottobre scorso si è trasferita nella zona Pescarola – Zanardi, nel quartiere Navile. Da allora i due i coniugi sono costantemente vittime di intimidazioni e insulti omofobi da parte della baby gang, composta da una dozzina di elementi. «Da poco dopo il nostro trasloco, abbiamo notato questo gruppetto di ragazzini, che non gradiscono la nostra presenza. All’inizio si limitavano a commenti e insulti cattivi e volgari, ma questo non ci sconvolge: una parte della società è purtroppo omofoba, bisogna riconoscerlo. Ma dagli insulti» i ragazzini sono passati ad atteggiamenti più violenti. «Ci piantonano sotto casa e iniziano a urlare frasi orride. Suonano ai campanelli di tutti i nostri vicini, urlano ‘fr*ci’, ci offendono in quanto gay. E il tutto si riflette sugli altri abitanti, che sono esasperati».

Angherie di ogni tipo

Tutto è iniziato quando il branco, che era solito bivaccare sotto il portico del condominio, era stato cacciato all’arrivo nel quartiere della coppia. «Quando hanno scoperto che eravamo una coppia gay, è scoppiato il putiferio. Abbiamo paura e non siamo tutelati. Stiamo pensando di andare via, di scappare da questa zona. Ormai non si tratta più di sole parolacce». I due temono possa scatenarsi un crescendo di violenza dagli esiti imprevedibili. «Si tratta di violenza verbale, ma non solo. Questi individui ci hanno graffiato la macchina e hanno provato a rubarci il motorino. In più, lanciano sassi contro le finestre e hanno, come ultima cosa, hanno dato fuoco al portico di casa, che è del condominio, ma è un’area che utilizziamo solo noi come passaggio verso l’esterno».

Ai due non è rimasto da fare altro che segnalare la situazione alle porte dell’ordine. «Le chiamate alle forze dell’ordine sono tantissime, le denunce al momento sono tre. Per fortuna, con il fuoco appiccato, i carabinieri sono riusciti a individuare tre componenti della banda. Ma temiamo per noi: sono ragazzi sbandati in una zona degradata».

Cristina Gauri

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Kfc 26 Giugno 2023 - 10:26

A me quella gente arcobaleno fa paura in quanto violenta la mia spiritualità … Quindi teoricamente sono omofobo e nessuno mi può dire nulla.

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