“Mi ha staccato un orecchio perché sono gay”: gridano all’aggressione omofoba, ma i carabinieri smentiscono

Roma, 6 lug — Hanno subito gridato all’aggressione omofoba, coinvolgendo l’associazione Gay Help Line che alcuni giorni fa aveva segnalato il fatto suscitando grande clamore, ma secondo FanPage i carabinieri avrebbero accertato che l’omofobia non sarebbe alla radice dell’attacco. L’episodio risale allo scorso 13 giugno, pochi giorni prima del Pride torinese: secondo quanto denunciato dall’associazione, una coppia di omosessuali sarebbe stata aggredita, anche fisicamente, da tre persone nei pressi della loro abitazione.

Rissa o aggressione omofoba?

In realtà si tratterebbe di una vera e propria rissa, finita con cinque denunciati, compresa la coppia gay: un 53enne con prognosi di 7 giorni per policontusioni al dorso, al gomito e alle spalle e un 35enne con prognosi di 20 giorni perché 43enne di Torino gli ha staccato un lobo dell’orecchio sinistro con un morso.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i due omosessuali, lungi dall’essere le vittime senza colpa dei tre aggressori, stavano tormentando, prendendolo a male parole ed esortandolo ad andarsene, un senzatetto che dormiva vicino alla loro abitazione. Da qui era scaturita una rissa fra i due e gli altri indagati, che erano intervenuti a difendere il clochard.

Il racconto della coppia gay

«Non conosciamo queste persone, che però abbiamo visto spesso sotto casa. Nei giorni precedenti all’aggressione avevo capito che ci prendevano in giro in quanto gay, perché quando passavo sotto casa ridevano, facevano il segno con l’orecchio, dicevano guarda chi c’è?», racconta il 35enne a cui è stato strappato a morsi il lobo all’orecchio sinistro, aggiungendo che per due volte il suo aggressore gli ha detto «sei un fr***o di m***a, hai capito?». I due hanno sporto denuncia alle 14 del giorno stesso, dopo essersi recati prima in ospedale. Ma stando alla ricostruzione dei militari dell’Arma, le motivazioni della rissa sono altre.

Cristina Gauri