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“Ho ucciso Michelle per un debito di 30 euro”, il killer cingalese confessa. Ma non convince gli inquirenti

by Cristina Gauri
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michelle primavalle

Roma, 30 giu — Michelle Mari Causo «È stata uccisa perché ha respinto il killer». A sostenerlo è il padre della 17enne di Primavalle uccisa l’altro ieri a coltellate da un coetaneo cingalese che ha poi abbandonato il suo cadavere in un carrello della spesa. Ai microfoni di Morning News su Canale 5 confida i suoi sospetti sulla morte della figlia, «lo ha respinto perché da due anni aveva un ragazzo», continua.

Michelle, si cerca il movente

Secondo quanto rilevato dalla polizia scientifica, il brutale assassinio sarebbe avvenuto tra le 11.30 e le 15 di mercoledì nell’abitazione che il ragazzo condivide con la madre. Michelle e il suo killer erano soli in casa al momento dell’omicidio. La ragazza avrebbe ricevuto fendenti al viso, al collo e al torace mentre cercava disperatamente di difendersi parando le coltellate con le braccia, sulle quali i medici deputati all’esame autoptico hanno riscontrato la presenza di diverse ferite da taglio. Dopo la sua morte iil ragazzo avrebbe atteso un paio di ore prima di avvolgere il cadavere in un sacco nero dell’immondizia e caricarlo sopra un carrello della spesa, per poi abbandonarlo vicino ai cassoni dei rifiuti situati poco distante dall’abitazione.

“Un debito di trenta euro”

Nel corso dell’interrogatorio il giovane ha confessato l’omicidio. Stando al suo racconto, che non ha convinto gli inquirenti, alle radici del gesto vi sarebbe stata una banale lite per un debito di una trentina di euro contratto dalla ragazza. «Abbiamo avuto una lite, perché mi doveva una trentina di euro». Ma per gli investigatori si tratterebbe di una scusa utilizzata dal giovane per nascondere il vero movente dell’omicidio, forse di natura passionale, nonostante sul corpo della ragazza non siano stati riscontrati segni di violenza sessuale. 

Drogato e amante della trap

Stando a quanto riportato dal Corriere il giovane era drogato al momento dell’omicidio. Gli inquirenti non escludono avesse assunto la «purple drank», mix di farmaci, anfetamine e bibite, bevanda pubblicizzata dal tam tam di TikTok e diffusa tra i cultori della musica trap, di cui il ragazzo cingalese era appassionato. Solo una settimana fa il killer aveva dedicato a Michelle un brano su TikTok parlando di relazione tossica fra di loro, anche se il padre esclude che lui e la figlia avessero una relazione.

Cristina Gauri

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