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Milano, il murales pro immigrazione voluto da Sala costa 38mila euro di fondi pubblici

by Cristina Gauri
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Milano Sala murales pro immigrati

Milano, 22 nov – Trentottomila euro. E’ questa la cifra che il Comune di Milano ha investito per la produzione di un murales. Tema dell’opera? L’immigrazione. E da dove li avrebbe presi i soldi, l’amministrazione Sala? In parte da un fondo dedicato ai giovani. L’increscioso fatto è stato denunciato dal consigliere comunale ed europarlamentare leghista Silvia Sardone: “Il murales di via Sammartini, presentato a inizio giugno in pompa magna dall’amministrazione comunale con la solita retorica buonista e multiculturalista, è costato ai milanesi la bellezza di 38mila euro come ho potuto apprendere dalla risposta del Comune alla mia interrogazione”.

Facciamo un po’ di conti

Dai documenti emerge che 16mila euro sono stati prelevati dai fondi della Direzione Area Giovani Università e Alta formazione, 8mila dai fondi della Direzione Politiche Sociali Area Emergenze sociali, diritti e inclusione. Le zone degradate e ad alto rischio di emergenza sociale meneghine ringraziano. Altri 8mila sono stati prelevati dai fondi della Direzione Cultura Area Valorizzazione patrimonio artistico. Dulcis in fundo, vanno annotati ben 6mila euro per le spese di pernottamento dei quattro “artisti” autori dell’opera. Che probabilmente avranno dormito allo Sheraton, data la cifra spesa.

Propaganda immigrazionista 

Il progetto del murales si chiama Lasciare il segno 2, realizzato in collaborazione con l’Associazione Bjcem – Biennale des jeunes Createurs de l’Europe et de la Mediterranee. Per Sardone “è assurdo che la sinistra faccia propaganda immigrazionista a due passi dalle distese di clandestini che popolano la zona della stazione Centrale: nel sottopasso Mortirolo ci sono decine di profughi senza documenti, in piazza Duca d’Aosta spadroneggiano i pusher extracomunitari e l’amministrazione si permette di gettare al vento 38mila euro solo per lavarsi la coscienza di un’accoglienza sfrenata che non sa gestire”.

Dulcis in fundo

Ciliegina sulla torta dell’iniziativa, il coinvolgimento di 29 ragazzi dei licei che hanno incontrato mediatori culturali e hanno visitato un centro d’accoglienza. Bisognava pur giustificarli, quei 16mila euro saccheggiati dal fondo giovanile: così si ottengono soldi e indottrinamento con una sola fava. “Ma è possibile che la sinistra sia sempre in prima linea per fare politica a senso unico persino nelle scuole?”, ha puntato il sito Sardone. “Per loro l’immigrazione indiscriminata resta sempre una priorità, nonostante il parere opposto dei cittadini che a ogni tornata elettorale bocciano le politiche di Pd e compagni. Politiche che a Milano continuano a rivelarsi dannose senza che il sindaco Sala e i suoi assessori se ne accorgano minimamente”.

Cristina Gauri

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Sergio Pacillo 22 Novembre 2019 - 5:55

Il razzismo c’entra sempre e va condito con qualsiasi salsa, anche con salsa di polipi,tartufo e calamari.

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