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Murales della “uoma”, l’esorcista Fabbri rivendica l’oscuramento: “Rimini piena di satanisti e massoni”

by Cristina Gauri
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Rimini, 5 apr — Alla fine il «colpevole» è saltato fuori con tanto di rivendicazione: è Davide Fabbri, sedicente «esorcista» di Cervia l’uomo che nella notte tra il 3 e il 4 marzo ha coperto con della vernice bianca l’orrendo murales Lgbt della «uoma» che allatta un bambino, mandando su tutte le furie il sindaco di Rimini.

Davide Fabbri rivendica l’oscuramento del murales di Rimini

«Il murale — spiega — l’ho cancellato io. Non ero solo, c’erano altri quattro persone con me, arrivate anche da Bologna. Eravamo come i fantastici quattro o come i cavalieri dell’Arcangelo Michele». Fabbri, ex concorrente dell’Isola dei famosi e militante di estrema destra, ritenuto nipote di Benito Mussolini, ha pubblicato un video sul suo profilo Facebook criticando duramente l’autore del graffito, disegnato in occasione del Transgender day of visibility e ha confessato di averlo coperto la mattina del 4 aprile. «Eravamo illuminati dai raggi del primo sole. Non abbiamo agito con le tenebre, di notte. E la nostra non è una censura. Neppure un imbrattamento. Abbiamo realizzato un murale bianco su un altro murale. Anche la nostra è un’opera d’arte. È bianca come la luce, bianca come l’abito delle spose», dice.

L’Emilia Romagna? “Piena di satanisti e massoni”

Nonostante non sia possibile verificare la rivendicazione dell’«esorcista» — la zona è sprovvista di telecamere di videosorveglianza — per la Digos la dichiarazione di Fabbri potrebbe benissimo risultare attendibile. L’uomo e i suoi exploit sono ben noti alle forze dell’ordine: nel 2018 Fabbri tappezzò la città di manifesti con il volto di Mussolini: finì denunciato per apologia di fascismo e fu condannato a sei mesi.

«Che mi denuncino – attacca – io sono nel bene e chi è nel bene non può che essere tranquillo. Anzi lancio un appello: voglio finire in tribunale per sostenere le mie ragioni. Rimini è un covo di satanisti, è una città governata dalla massoneria. Lo stesso murale è un segno: è stato realizzato in Via Savonarola, di fianco ad una chiesa medievale. Ma del resto la Regione Emilia Romagna è in mano ai satanisti e ai massoni. Qui vengono fatti sacrifici animali, tanto per dirne una».

Cristina Gauri

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1 commento

Lappola 6 Aprile 2023 - 8:47

Giusto che lo abbiano oscurato, gli mancava la tessera del PD !!!

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