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“No al ricordo di Ramelli”: il circo mediatico di Fiano in nome dell’antifascismo

by Andrea Grieco
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Roma, 22 apr – La settimana dell’anno più attesa dalla sinistra italiana si è aperta all’insegna della solita lagna vittimista, in attesa della santificazione del 25 aprile come giornata nazionale di lotta contro quel fantomatico fascismo (inesistente) attribuito al governo Meloni. Dopo gli inni alla libertà per le polemiche riguardanti Luciano Canfora e Antonio Scurati, ovvero parti dello stesso copione trito e ritrito diventato ormai altamente noioso, non poteva mancare l’allarme lanciato dall’ex deputato Emanuele Fiano sul prossimo 29 aprile, data della consueta commemorazione a Milano in ricordo del vile assassinio del giovane militante del Fronte della Gioventù Sergio Ramelli nel 1975 per mano di un commando di Avanguardia Operaia.

Le parole di Fiano sulla commemorazione di Ramelli

“Ci saranno denunce, ci saranno processi e l’anno prossimo sarà di nuovo così”. Queste le parole di Fiano, riferite anche ai risvolti delle commemorazioni passate, dove il tentativo di criminalizzare il ricordo di migliaia di militanti si fa trovare puntuale alla porta. “Spero che non venga autorizzato proprio nessun corteo e che vengano di nuovo denunciati coloro che li cinicamente usano la pietà umana per l’esibizione dell’apologia di fascismo. Perché per me è antifascismo sempre“. Ecco la considerazione da parte del maggior partito di opposizione per uno dei più efferati fatti di sangue che ha macchiato il capoluogo lombardo durante gli anni ’70, dove un ragazzo poco più che diciottenne venne aggredito a morte da otto esponenti della sinistra extraparlamentare chiavi inglesi alla mano.

La sinistra già sulle barricate dell’antifascismo

Il tentativo di Fiano, dopo la sconfitta rimediata nelle ultime elezioni politiche e aver perso il posto nell’attuale legislatura, di tornare in auge agitando il solito spauracchio fascista che lo ha caratterizzato durante la sua inutile permanenza in Parlamento (ricordiamo tutti la proposta liberticida della “legge Fiano” sull’apologia di fascismo) gioca sul ricordo di una gioventù spezzata. Il clima è già ben delineato. Come accaduto per Acca Larenzia il 7 gennaio, anche per la commemorazione di Sergio Ramelli, Carlo Borsani ed Enrico Pedenovi del prossimo 29 aprile ci si aspetta il circo mediatico montato ad arte in nome di un morto antifascismo.

Andrea Grieco 

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