Roma, 15 mar – “La Bolkestein è una direttiva che toglierebbe il lavoro a 220 mila famiglie, che ci avvierebbe verso la precarizzazione”. Sono più di diecimila gli ambulanti appartenenti a diverse associazioni di categoria che questa mattina hanno protestato a Roma in piazza Esedra contro la direttiva Bolkestein, per chiedere al governo di uscire dalla direttiva europea.
Tra un inno nazionale cantato in coro dalla piazza e una raccolta firme, i referenti degli ambulanti ci spiegano che l’Italia è stata l’unica nazione europea a ricevere la direttiva, che prevede la liberalizzazione dei servizi, costringendo gli enti locali a rimettere a bando tutte le attività commerciali su un’area pubblica, dando la possibilità di partecipare alla gara a tutti i cittadini europei. In pratica in questo modo si perderebbe la territorialità e verrebbero messe in discussione le licenze storiche degli ambulanti italiani, favorendo i grandi gruppi europei. Tra i cartelli “No Bokestein” e “stop ai bandi in tutta Italia”, gli ambulanti hanno ottenuto che una loro delegazione venisse ricevuta dalla presidenza del Consiglio, “abbiamo avuto conferma anche di un incontro con il ministro Costa. Non ci disperdiamo, la piazza deve rimanere piena in attesa dei risultati”, hanno detto gli organizzatori.
Una battaglia lunga e difficile quella degli ambulanti, visto che ottenere l’uscita dell’Italia da questa direttiva europea (o una sospensione, come ha fatto la Spagna che l’ha messa in ghiaccio per 75 anni), sarà molto difficile. Insieme agli ambulanti in piazza anche alcuni esponenti politici, tra cui una delegazione di CasaPound Italia.
https://www.youtube.com/watch?v=R9QLKiY4EgA&feature=youtu.be
Davide Romano
1 commento
io penso che la vostra battaglia sia giusta. Tutte le direttive che arrivano dall’europa sono sempre penalizzanti per noi