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Emergenza Centro Italia: lo Stato dov’è? Disperso fra spettacolo e burocrazia

by Nicola Mattei
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rigopiano

Roma, 21 gen – La conta all’hotel Rigopiano prosegue: cinque le vittime accertate, ventitré ad ora i dispersi ma con il passare delle ore la speranza continua ad affievolirsi. Come la luce dei riflettori, che dopo le straordinarie operazioni di salvataggio messe in atto dai soccorritori non trova più carne fresca – non fosse per l’infame vignetta di Charlie Hebdo – da mettere al fuoco.

Nulla di male, capiamoci: da che mondo è mondo, il sistema dell’informazione “gira” se c’è qualcosa che può catalizzare l’attenzione dei più. Al contrario, quando l’interesse vien scemando, allora le telecamere e i taccuini pian piano si allontanano. Allora è qui, in questo momento, che si vede chi davvero continua a lavorare. Continuano i volontari di Protezione civile, accorsi da tutta Italia. Continuano i Vigili del Fuoco, malpagati e spesso senza indennità, che sacrificano straordinari mai pagati alle necessità della popolazione. Continua l’esercito anche se gli alti ufficiali chiedono immediatamente le carte di credito dei Comuni per pagarsi il carburante, scaricando di fatto il costo d’intervento sulle comunità locali. Che devono continuare a soffrire, senza acqua né gas: le liberalizzazioni promettevano di rendere più efficiente il sistema delle forniture, ma con l’apertura al mercato si è di fatto tagliato un po’ dappertutto, disattendendo gli investimenti promessi ed eccovi i risultati: arriva un po’ più di neve rispetto al solito (è successo anche in pianura padana pochi anni fa, la scusa delle località impervie e difficili da raggiungere non regge) e le fragilità fanno saltare i giganti dai piedi d’argilla. Le strade? Non parliamone: invece di abolire le inutili, costose e sprecone regioni sono state tolte, almeno sulla carta, le provincie, dimenticandosi però di attribuire in maniera chiara le loro competenze. Per cui alcune arterie rimangono comunali – e fin qui ci siamo – altre son rimaste provinciale, altre ancora di pertinenza regionale e gli déi solo sanno dove sta l’Anas quando serve.

Per non parlare della ricostruzione. Dove sono finiti i 28 milioni donati dagli italiani tramite sms solidali? Non crediamo alle fesserie: quella della burocrazia che blocca tutto è una scusa per nascondere le incapacità di chi è stato incaricato, se non della ricostruzione, quanto meno della gestione del post-emergenza. Forse era meglio non parlare, ma già che ci siamo abbiamo bene a mente l’appalto assegnato ad una cooperativa vicina a Buzzi e allo scandalo di Mafia Capitale che ha costruito con tale rapidità le casette di legno destinate a chi ha perso tutto da doverle assegnare… con un sorteggio, perché non ne sono arrivate a sufficienza. Eppure l’inverno dalle parti dell’Appennino in centro Italia non è che sia notoriamente caldo ed assolato, lo si sapeva benissimo prima di cominciare. E si sapeva che mettendo sul piatto anche solo una parte di quei 28 milioni di casette ne sarebbero arrivate il triplo, il quadruplo, a scelta. Ma c’era evidentemente da far contenta una cooperativa, tanto vale sacrificare le notti al caldo di qualche terremotato.

Ci si è chiesti, in questi giorni, dov’è lo Stato. E qualcuno, boriosamente, ha risposto che lo Stato è all’hotel Rigopiano a salvare vite umane mentre gli sciacalli urlano sguaiatamente la loro indignazione. Peccato non ci sia solo – sia detto con tutto il rispetto del caso – il resort turistico, a meno di non voler confondere lo Stato con la sola spettacolarizzazione. Altrimenti anche Barbara d’Urso potrebbe fregiarsi del titolo di padre della Patria.

Nicola Mattei

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8 comments

Pietro Frignani 21 Gennaio 2017 - 6:47

Nicola, sono d’accordo con il tuo articolo!

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bauhaus 22 Gennaio 2017 - 2:34

Ringraziamo gli usurai dell”Unione Europea per averci ridotti così: a elemosinare qualche spicciolo dei NOSTRI soldi per poter aiutare i nostri connazionali, ridotti come siamo allo stremo da anni di tagli. A fronte di milioni di euro resi disponibili dalla sera alla mattina quando si tratta delle banche italiane ed europee.

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Jean 25 Gennaio 2017 - 6:45

Troppo comodo tirare sempre in ballo l’UE.
Che sia un’unione fondata su finanza e usura siamo tutti d’accordo ma qui parliamo di una classe dirigente, a vari livelli e non solo politica, italiana composta da sciacalli, inetti,corrotti e ladri.

Jean

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boyz 23 Gennaio 2017 - 8:53

perchè non sono stati mobilitati reparti alpini pronti per l’impiego?
qualcuno ha visto una penna o una “stupida” in testa ad uno dei soccorritori nei servizi tv?

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Torrido 23 Gennaio 2017 - 9:45

Queste situazioni sono colpe di uno stato corrotto, che esiste solo per portare a casa stipendi, pensioni, vitalizi,i morti alla fine sono solo vittime di stato e le responsabilità di nessuno, processi ventennali inutili, con ancora soldi sprecati!

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Anonimo 23 Gennaio 2017 - 10:08

il problema non è la UE. Se tu spendi oltre 100 milioni di euro al mese per le cooperative che sfruttano gli immigrati, poi (anche volendo) non hai i soldi per fare nulla.
L’articolo ragiona perfettamente sulle casette di legno andate a sorteggio: se ne fregano di tutto perchè gli interessa solo speculare.
Ora parlano degli stipendi bassi dei vigili del fuoco e compagnia bella collegandoli al lavoro che stanno facendo lì. In realtà c’è tanta di quella incompetenza ed incapacità dimostrata proprio dal casino che è successo in tutte quelle zone. A parte i funzionari che non credevano alla slavina, c’è tutto quel menefreghismo ignorante nel non capire quello che stava succedendo (e non intendo solo il caso dell’albergo) nonostante le previsioni meteo e le strade che si riempivano di neve.
Magari poi questi tizi sono gli stessi che dovrebbero farci prendere i soldi della Ue facendo progetti e non sono capaci di farli. Ecco come perdiamo i fondi UE. (e magari le stesse persone insegnano in master- così tanto diffusi – sulla progettazione europea)

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Gondar 23 Gennaio 2017 - 3:48

Non bisogna meravigliarsi dell’incapacita’ comunista al potere, il tutto e’ perfettamente in linea. Piuttosto mi domando: la Destra dov’è ???

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Vens 23 Gennaio 2017 - 6:49

La Le Pen era a casa di Trump a prendere ordini…
la Meloni immagino vada a casa della Le Pen…

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