Roma, 6 apr – Nuove grane con il vaccino AstraZeneca: “E’ possibile, per maggiore precauzione, che l’Agenzia europea per i medicinali Ema indichi che per una determinata categoria è meglio non utilizzarlo“. A dirlo è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, precisando tuttavia che “questo è successo anche per tanti altri farmaci” e che nel caso di AstraZeneca il vaccino è stato utilizzato “in un numero estremamente alto di soggetti, mentre gli eventi trombotici rari segnalati sono pochissimi”. Dopo il nuovo stop, stavolta dall’Olanda, alle somministrazioni, il vaccino anglo-svedese è di nuovo nel mirino per la possibile correlazione a eventi rari di trombosi.
Sileri: “Su AstraZeneca non è necessario stop generale”
“Non vi è ombra di dubbio che vi sia un rapporto rischio-beneficio positivo”, chiarisce Sileri ai microfoni di Radio 24. L‘Ema, spiega il sottosegretario alla Salute, “può cioè individuare dei sottogruppi di popolazione che presentano un comune denominatore per un maggiore livello di rischio, e valutare il rapporto causa-effetto in tali gruppi” in relazione ai rari eventi trombotici segnalati. Si tratterebbe secondo Sileri di pubblicare “raccomandazioni per fascia di età anche se si tratta di una complicanza estremamente rara su soggetti giovani di sesso femminile. Non c’è necessità di uno stop generale“. Quanto alla possibilità che l’Ema arrivi quindi a limitare l’uso del vaccino escludendo alcune categorie, ciò – chiarisce “rientra nei processi di farmacovigilanza ed è già successo per tanti altri farmaci”. “A partire dall’aspirina, per la quale a partire dagli anni ’80 è stato posto un limite d’uso per la fascia dei bambini sotto i 12 anni per alcuni eventi avversi”, ricorda Sileri.
Ministero della Salute e Aifa aspettano giovedì, quando si esprimerà Ema
Il ministero della Salute comunque precisa che “il confronto con l’Aifa è costante e le interlocuzioni tecniche sulla campagna vaccinale si svolgono con regolare frequenza. Non vi è in programma alcun vertice specifico”. Così in una nota in merito alla notizia trapelata nelle scorse ore secondo cui si sarebbe tenuta una riunione tra i tecnici Aifa e il ministero della Salute sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca. Tutto rimandato a giovedì, quando sulla questione si esprimerà ancora una volta l’Ema.
Cavaleri (Ema): “Difficile affermare che non vi sia rapporto causa effetto tra vaccino AstraZeneca e casi molto rari di coaguli di sangue”
A sentire Marco Cavaleri, “ora è sempre più difficile affermare che non vi sia un rapporto di causa ed effetto tra la vaccinazione con AstraZeneca e casi molto rari di coaguli di sangue insoliti associati a un basso numero di piastrine”. Così il responsabile della strategia sui vaccini di Ema, intervistato dal Messaggero. Cavaleri spiega che il lavoro di valutazione all’Ema sui casi di trombos è ancora “lontano dall’essere concluso”. “Questa settimana inizieremo a dare delle definizioni preliminari, ma difficilmente arriveremo a indicare dei limiti di età come hanno fatto vari Paesi. Per la semplice ragione che noi siamo un’agenzia regolatoria e dobbiamo avere dati molto precisi sul rapporto rischio-benefici”, precisa.
“Nelle prossime ore diremo che il collegamento c’è, ma non sappiamo ancora come avviene”
“In sintesi: nelle prossime ore diremo che il collegamento c’è, come questo avviene dobbiamo però ancora capirlo“. E’ l’annuncio di Cavaleri, che però conferma ancora una volta che il rapporto rischi benefici resta ancora a favore del vaccino. “Poi – aggiunge – andremo a vedere più nel dettaglio le varie fasce di età. Le giovani donne, spesso protagoniste dei casi di trombosi, patiscono meno l’effetto del Covid, dovremo valutare dunque il rapporto rischi-benefici per loro. Non dimenticando che anche le giovani donne finiscono in terapia intensiva per Covid. Dunque servirà un lavoro molto meticoloso per capire se il rapporto rischi benefici è a favore del vaccino per tutte le età”.
Esposto contro Ema, Aifa e ministero Salute per decesso professoressa vaccinata con AstraZeneca
Intanto scatta l’esposto per il decesso di una professoressa che aveva fatto il vaccino AstraZeneca. “Disporre l’immediata sospensione cautelativa della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i soggetti con età inferiore a 60 anni nel pieno rispetto della campagna vaccinale”. È la richiesta, presentata in un esposto alla procura di Messina, all’Ema, all’Aifa e al ministero della Salute dai genitori della professoressa Augusta Turiaco, 55anni, morta dopo una settimana di coma farmacologico.
Bassetti: “Gioco al massacro, istituzioni si decidano”
Matteo Bassetti dal canto suo avverte che “qualsiasi decisione verrà presa sul vaccino AstraZeneca credo che ci voglia una presa di posizione forte da parte delle istituzioni, dal ministero della Salute, dall’Iss e da parte di Aifa. Perché così è un gioco al massacro a cui non si può più stare. Il vaccino AstraZeneca è sotto il fuoco continuo e costante e noi, uomini della sanità pubblica, siamo lasciati soli”. Interpellato dall’AdnKronos Salute, l’infettivologo sottolinea: “Io guardo i numeri e ad oggi, per questo vaccino, non mi pare che ci siano dei dati contro AstraZeneca, ma delle ipotesi e sono al vaglio della farmacovigilanza. Ma – avverte Bassetti – serve una posizione del ministero e dello Stato, se si decide domani di interrompere questo vaccino ad una determinata classe di età, dobbiamo avere una alternativa. Noi l’abbiamo? Perché diversamente – conclude – si rischia di inficiare la riuscita della campagna vaccinale che ora stava ripartendo con il generale Figliuolo”.
Adolfo Spezzaferro
1 commento
Perché continuare a parlare di AstraZeneca come se fosse l’unico a fare morti? Possibile che non esistano giornali onesti e trasparenti in numero sufficiente da mostrare i dati reperibili da chiunque sui siti ufficiali (https://www.gov.uk/government/publications/coronavirus-covid-19-vaccine-adverse-reactions) (https://wonder.cdc.gov/vaers.html)? Poi si osa anche lamentarsi delle restrizioni e dei fallimenti! Ben vengano se un popolo non è in grado di capire e veicolare la verità!
https://www.pro-memoria.info/diffida-al-presidente-della-repubblica-governo-e-parlamento/
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