Home » L’appello del Papa all’Europa suona come una sentenza di morte

L’appello del Papa all’Europa suona come una sentenza di morte

by Adriano Scianca
18 comments

papa-francesco_640Roma, 6 mag – Qualche settimana fa ci domandavamo se Papa Francesco non fosse il peggior nemico degli Europei. Più passano i giorni e più quell’interrogativo suona retorico e ridondante. Un’ulteriore prova di ciò è fornita dal discorso tenuto da Bergoglio in occasione del conferimento al Pontefice del Premio Internazionale Carlo Magno 2016 “in tributo al Suo straordinario impegno a favore della pace, della comprensione e della misericordia in una società europea di valori”.

Cosa un Papa argentino, massima espressione di una religione globale, abbia a che fare con i valori specificatamente europei sarebbe un mistero anche se su Francesco si avesse un giudizio meno severo. A meno che con l’espressione “società europea di valori” non si intenda qualcosa che europeo lo è solo per accidente, quasi che “Europa” fosse il nome di un vago insieme di istanze morali universali. Un’idea confermata dal discorso del Papa. Senza la minima ironia, Francesco ha parlato di una “Europa nonna”, di una “Europa stanca e invecchiata, non fertile e vitale, dove i grandi ideali che hanno ispirato l’Europa sembrano aver perso forza attrattiva; un’Europa decaduta che sembra abbia perso la sua capacità generatrice e creatrice”. Sarebbe difficile non convenire. Solo che, proseguendo, capiamo il senso di tutto il discorso: Francesco denuncia “un’Europa tentata di voler assicurare e dominare spazi più che generare processi di inclusione e trasformazione; un’Europa che si va ‘trincerando’ invece di privilegiare azioni che promuovano nuovi dinamismi nella società”, quindi “un’Europa che lungi dal proteggere spazi si renda madre generatrice di processi”. Assicurare, dominare, proteggere gli spazi: ecco l’azione blasfema per antonomasia agli occhi di Francesco. Dal che si capisce che quest’Europa, come dicevamo sopra, non ha una sua dimensione spaziale – in tal caso sarebbe giocoforza necessario difenderla – ma è appunto un insieme di generici valori morali.

“Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia e della libertà?”, tuona il Papa, sfidando il senso del ridicolo. Perché l’Europa “paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia” (lasciamo da parte la libertà e l’umanismo, che sono categorie più complesse) sta davvero in ottima salute. È l’unica Europa che sta bene. È l’Europa come comunità di destino, l’Europa che ha un contenuto, una forma, una storia, un’origine, un’identità che è moribonda. Del resto i “diritti dell’uomo” sono per definizione universali, come potrebbero costituire qualcosa di specificatamente europeo? E, di striscio, sarebbe anche il caso di far notare che l’Europa “dei diritti dell’uomo” è anche quella che si rifiutò di mettere in costituzione il riferimento alle “radici giudaico-cristiane” dell’Unione, cosa a cui chi scrive non tiene affatto, ma che nel capo della cristianità dovrebbe forse destare qualche preoccupazione.

Francesco rimpiange “l’Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti, letterati”, ma non si rende conto che arte e pensiero sono fioriti solo in culture radicate. Quando in Europa esistevano popoli vitali e consci di se stessi nascevano anche grandi personalità dello spirito, mentre è esattamente la moralina propagandata dal Papa a soffocare ogni istanza creativa. Per non parlare del fatto che pressoché tutta l’arte, la poesia, la filosofia, la musica, la letteratura europea, salvo rare eccezioni, esprime contenuti in totale disaccordo con la retorica tardo-illuminista del Pontefice. Ma vaglielo a spiegare a Bergoglio, convinto com’è che “le radici dei nostri popoli, le radici dell’Europa si andarono consolidando nel corso della sua storia imparando a integrare in sintesi sempre nuove le culture più diverse e senza apparente legame tra loro. L’identità europea è, ed è sempre stata, un’identità dinamica e multiculturale”. Come se il “dinamismo” di un’identità dovesse giungere fino al suicidio, come se la multiculturalità in un contesto di prossimità etnica fosse lo stesso che la Babele senza centro di oggi. Bergoglio sogna “un’Europa, in cui essere migrante non è delitto”. Ma lui è l’artefice di un’Europa in cui presto sarà delitto essere un europeo.

Adriano Scianca

You may also like

18 comments

giovanni damiano 6 Maggio 2016 - 5:00

Concordo già dal titolo. Il resto viene da sé.

Reply
Mario 6 Maggio 2016 - 5:27

“Volete essere figli della luce, ma non rinunciate ad essere figli del mondo. Dovreste credere alla penitenza, ma voi credete alla felicità dei tempi nuovi. Dovreste parlare della Grazia, ma voi preferite parlare del progresso umano. Dovreste annunciare Dio, ma preferite predicare l’uomo e l’umanità. Portare il nome di Cristo, ma sarebbe più giusto se portaste il nome di Pilato. Siete la grande corruzione, perché state nel mezzo. Volete stare nel mezzo tra la luce e il mondo. Siete maestri del compromesso e marciate col mondo. Io vi dico: fareste meglio ad andarvene col mondo ed abbandonare il Maestro, il cui regno non è di questo mondo”. Sant’ Atanasio

Reply
Sal Taurasco 6 Maggio 2016 - 5:32

Già vederlo alla tv, cambio canale, la sua voce mi dà un istinto al vomito. Pensare che c’è gente che pende dalla sua bocca (a cominciare da “laici e atei” come Pannella e Bonino, a dimostrare che cristiani, comunisti, liberali sono facce lugubri della stessa medaglia), c’è solo da calare le braccia. Ma ormai la chiesa cattolica non c’è più, si sta fondendo con gli ebrei nella nuova religione giudaica (e mediatica), anti-europea, anti-bianca al fine di creare un popolo di pecoroni, bastardi, gojm, ad assoggettare alla nuova coscienza universale, tutta filantropia alla Rockfeller per i “deboli”, “i poveri”e al contempo repressione feroce, dominio totalirista in ogni aspetto umano (altro che Hitler!) Serve a questo il viscido Bergoglio,
Sarebbe ora l’occasione di sbarazzarci di santi, pietismi, solidarietà, porgere l’altra guancia, e riscoprire le nostri origini di lotta, GUERRIERE E PAGANE!

Reply
Paolo 7 Maggio 2016 - 1:30

Pienamente d’ accordo con lei.

Reply
Anonimo 6 Maggio 2016 - 6:50

Spiegate alla argentino che i paladini erano una tradizione del sud e da cristiano questo signore non mi rappresenta e non rappresenta altro che la brutta copia bianca di Badoglio in versione europea

Reply
Martino 6 Maggio 2016 - 7:47

Il signor Bergoglio è il precursore dell’anticristo. La mia rabbia nei suoi confronti si placa quando penso che, come Giuda, è destinato alla tenebra fin dall’inizio dell’eternità. Poveretto. Per noi saranno tempi bui, ma possiamo scegliere. Lui è perduto, da sempre e per sempre.

Reply
Cesare 6 Maggio 2016 - 7:47

Vi consiglio di vedere il video dal titolo; Quello che non conoscete di papa Bergoglio; rio de janiero”
In esso viene definito apostata (per me è anche eretico) da un patriarca del patriarcato cattolico bizantino. La cosa piu’ grave nel video, oltre alle messe arcobaleno con i trans e i riti pagani, è la sua dichiarazione; “Chi sono io per giudicare i gay”!!!
Per Gesu’ Cristo, sia ben chiaro, la sodomia è considerato un peccato pari all’ adulterio.
Stiamo messi proprio male; non ci bastavano già i banksters stranieri che ci depredano creando soldi dal nulla a costo zero con le loro banche private ma che in cambio vogliono ogni bene pubblico e privato e anche demolire gli stati nazione per il loro governo mondiale!!Ora abbiamo anche Francesco, l’ex Papa Nero come viene definito il capo dei Gesuiti

Reply
gianfranco 7 Maggio 2016 - 1:45

ANCORA QUESTE LITANIE DI QUESTO MASSONE VESTITO DI BIANCO BASTA ALLA DOMENICA LA SUA PROPAGANDA PAGATA DA NOI COL CANONE IL SUO MITO E FINITO SI E SGONFIATO DAL 2005 AD ADESSO NESSUNO CON UN PO DI CERVELLO LO SEGUE PIU BASTA

Reply
Perseo 7 Maggio 2016 - 11:44

Non è il Gesuita, è l’intera Chiesa Cattolica a essere diventata lo strumento principale del nemico dei popoli europei. E dico strumento, perchè definire nemico lei stessa sarebbe attribuirle troppa autonomia.

E devo sottolineare che la Chiesa Rmana non è la cristianità e il Gesuita non ne è il capo, le Cristianità la vedo piuttosto nella Chiesa Ortodossa, che fin dal primo giorno aveva avvertito nel cattolicesimo romano il seme dell’apopstasia, oggi pienamente fiorito.

Poi ci sono quelli che approfittano di queste situazioni per parlare di ” Dio del Deserto” , strumenti della Massoneria tanto quanto Gorgoglio.

Reply
Anonimo 7 Maggio 2016 - 12:19

Avete dimenticato che ha preso di recente il premio che fu dato a kalergi nel 1950

Reply
Paolo 7 Maggio 2016 - 1:31

Questo spiega molte cose. Ma anche lui, alla fine dei conti, è soltanto un burattino.

Reply
Vittorio Casasanta 7 Maggio 2016 - 8:29

é soltanto un burattino manovrato teleguidato l’unica certezza è che anche lui morirà è l’unica consolazione

Reply
Nessuno 7 Maggio 2016 - 10:04

Il Papa non è l’Anticristo, anzi, è Cristo.
Rappresenta perfettamente il cristianesimo ed è questo il motivo per cui dobbiamo essere nicciani ed anticristiani.

Reply
Anonimo 10 Maggio 2016 - 10:52

Ma assolutamente io sono cristiano e non fesso , questo signore non mi rappresenta e non fomentare odio verso cristiani veri

Reply
ciccio84 8 Maggio 2016 - 3:03

“Vuoi che ti dico, romano, la ragione del tuo grande successo? Chi è che ha permesso alla tua gloria di vincere tanto da governare il mondo? I popoli erano discordi per lingua, i regni praticavano culti diversi, Dio ha voluto riunirli e sottomettere a un unico Impero tutti quelli che erano capaci di vita associata per mettere fine alle guerre. Dio ha insegnato a tutti i popoli a piegarsi davanti a un’unica legge e diventare tutti romani, sul Reno e sul Danubio, sul Gange e sul Nilo, li ha resi uguali e li ha riuniti sotto un unico nome. In tanti paesi diversi viviamo come se fossimo cittadini nati tutti insieme entro le mura di una stessa città, viene gente dai posti più lontani attraversando il mare, una volta perché sono stati convocati presso lo stesso tribunale, una volta per vendere i loro prodotti nelle fiere più famose, un’altra per celebrare i matrimoni, perché qui c’è il diritto di sposare anche gli stranieri, mescolando il sangue s’intrecciano popoli diversi in un’unica stirpe. È questo il risultato di tante vittorie dell’Impero Romano. Così si è preparata la via alla venuta di Cristo” (Prudenzio Clemente).

****
sette anni dopo, i barbari saccheggiano Roma.

Reply
franz 9 Maggio 2016 - 1:56

Concordo con l’articolo ed i commenti. Sicuramente questo falso papa è uno dei peggiori nemici dell’Europa ed ogni sua azione è indirizzata a questo., Non si fermerà in questo suo progetto devastante

Reply
Paolo 9 Maggio 2016 - 3:01

Dopo il celebre “Papa Buono”, ecco a voi il “Papa Buonista”. Ad ogni epoca il suo… 🙁

Reply
Anonimo 10 Maggio 2016 - 10:54 Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati