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Pasquetta blindata, controlli a tappeto e multe per chi si allontana da casa

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 5 apr – Pasquetta blindata come l’anno scorso: controlli a tappeto e multe per chi viene sorpreso lontano da casa nel tentativo di raggiungere parchi, litorali, spiagge e aree verdi. A distanza di un anno niente è cambiato: in un brutto déjà-vu anche oggi l’Italia è in lockdown con città e strade deserte. Posti di blocco e controlli a raffica per impedire che i cittadini facciano come da tradizione scampagnate e picnic, vietati per decreto.

Obiettivo del governo: che nessuno faccia scampagnate e picnic

Obiettivo del governo: limitare il più possibile spostamenti e rischi di assembramento in questo fine settimana di Pasqua che vede tutta Italia in zona rossa. Niente esodo pasquale, dunque. E l’effetto c’è: spiagge e parchi deserti. Ieri sono fioccate le multe (400 euro) per chi è stato beccato in spiaggia. Come riporta il Viminale, nella giornata di ieri sono state controllate 111.202 persone con 2.643 sanzioni e 12 denunce. Sono stati 14.797 gli esercizi commerciali controllati con 88 titolari sanzionati e 34 chiusure. Oggi invece l’attenzione è tutta lungo le strade con decine di migliaia di posti di blocco, pattugliamenti e droni per controllare chi prova a fare la gita fuori porta.

Roma, Milano e Napoli deserte

Roma è deserta a Pasquetta, in lockdown per il secondo anno di seguito. In giro si vedono poche auto, pochi passanti e ovviamente zero turisti. Stessa situazione nei tanti parchi e ville della Capitale e sul litorale, in particolare a Ostia, blindatissima con tanto di droni che pattugliano il litorale fino a Fiumicino e Fregene. Pattuglie delle forze dell’ordine ai caselli e sulle direttrici di uscita ed entrata.

Anche a Milano piazza Duomo è semi deserta. Lo stesso vale per le vie del centro. Solo nelle principali aree verdi della città si sono visti milanesi a passeggio (che non è vietato). Pure Napoli è semi vuota, con controlli a tappeto, soprattutto nelle zone a potenziale rischio di assembramento come il lungomare. Le vie di accesso alle spiagge sono transennate. Ridotte le corse per le isole, con controlli agli imbarchi. Proibito come l’anno scorso l’accesso al santuario di Madonna dell’Arco, nel comune di Sant’Anastasia (in provincia Napoli). La tradizione vuole che nel giorno di Pasquetta sia meta del pellegrinaggio di migliaia di fedeli da tutta la regione, i cosiddetti ”battenti”.

Multe per i non residenti che prendono il sole in spiaggia

Nonostante il bel tempo e il sole, in tutta Italia nelle località solitamente popolate a Pasquetta si vedono circolare soltanto i residenti. In Liguria per esempio le forze dell’ordine tengono sott’occhio le tante spiagge delle due riviere. Per chi era in spiaggia a prendere il sole è scattata l’identificazione e ora sono in corso le verifiche per verificare se fossero tutti residenti. E’ emerso che circa il 50 per cento delle persone controllate tuttavia proveniva da fuori regione. I trasgressori si sono beccati una multa da 400 euro, ridotta a 280 euro se pagata entro cinque giorni dalla contestazione.

Da domani tornano le fasce di colore: Italia rossa e arancione (giallo abolito)

Da domani tornano le fasce di colori. Come da decreto, la zona gialla è abolita fino al 30 aprile. Ecco dunque il quadro delle regioni a partire da martedì (qui le ordinanze del ministro Speranza). Sono in zona rossa (con relativo lockdown) Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta. Sono invece in zona arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. In arancione si può uscire liberamente rimanendo però all’interno del proprio comune di residenza e riaprono negozi, parrucchieri, centri estetici. Bar e ristoranti rimangono chiusi ovunque. Idem cinema e teatri, palestre e piscine.

Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Cesare 5 Aprile 2021 - 1:52

Che nessuno dica che abbiamo la libertà in questo paese ; siamo trattati come i delinquenti che hanno le prescrizioni domiciliari(dalle 22 alle 7).E i nostri carcerieri ci dicono che servono per via di questa epidemia , uguale a tante degli anni passati.Loro usano la parola pandemia, che non c’entra nulla dato che prevederebbe circa un milioni di morti in un anno per l’Italia per essere definita tale

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Aperture dal 20 aprile: altro che “ipotesi”, è una necessità non più rimandabile | NUTesla | The Informant 6 Aprile 2021 - 3:11

[…] a giudicare dalle intenzioni governative. Ma se la scossa non è prevista in assenza del benché minimo coraggio, è necessario quantomeno […]

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