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Porto di Amburgo, arriva l’ufficialità: alla cinese Cosco il 24,99% delle quote

by Andrea Grieco
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Cosco

Roma, 19 giu – Dopo alcuni mesi è arrivata l’ufficialità: la compagnia di trasporto e spedizione cinese Cosco ha acquisito parte delle quote del terminal del porto di Amburgo. Dopo due anni di trattative, il colosso statale di Pechino entra con una quota minoritaria del 24,99% di partecipazione all’interno di uno dei due terminal del porto tedesco, terzo d’Europa per importanza, situato sul fiume Elba e affacciato sul Mare del Nord. Il gruppo cinese aveva richiesto originariamente una quota del 33%, uno scenario evitato in seguito alle diverse proteste di alcuni ministri del gabinetto tedesco. 

Alcuni ministri contro l’acquisizione di Cosco

Negli scorsi mesi era stato addirittura Frank-Walter Steinmeier, presidente della Repubblica Federale di Germania, a mettere in guardia dalle conseguenze di un’eccessiva dipendenza da potenze straniere, lo stesso aveva infatti affermato: “Per il futuro dobbiamo trarre le lezioni necessarie, il che significa ridurre le nostre dipendenze ovunque questo sia possibile, e questo riguarda anche la Cina”. Seguendo queste considerazioni, anche il ministro dell’Economia Robert Habeckaveva espresso pesanti riserve sulla possibile acquisizione di quote da parte del governo cinese. Insieme a lui altri cinque ministri si erano dichiarati contrari all’operazione portata avanti dal cancelliere Scholz.

Uno dei porti principali d’Europa

Il porto di Amburgo, considerato la “porta del mondo” tedesca, è tra i primi al mondo come traffico di container, settore nel quale proprio il gruppo Cosco è tra i principali leader mondiali. La città anseatica si trova al centro dei commerci marittimi d’Europa, nel 2020 è stato registrato un volume di traffico pari a 8.7 milioni di TEU, misura standard di lunghezza nel trasporto di container. L’acquisizione da parte di Cosco di uno dei principali terminal del porto incide fortemente sull’economia tedesca ed europea.

Andrea Grieco

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1 commento

fabio crociato 19 Giugno 2023 - 4:31

Debbono stare attenti ché i controlli e vie doganali oggi sono in furba mano tedesca, domani potrebbero sfuggirgli, diventare più laschi e sputtanare certo loro mercantilismo da quattro soldi ma alta remunerazione.

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