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Quarta dose? No, grazie. Crisanti: “Non fa bene al sistema immunitario”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 13 gen – “Fare una dose booster ogni quattro mesi non fa bene al sistema immunitario“: è l’avvertimento di Andrea Crisanti mentre l’ipotesi quarta dose divide gli esperti. “E’ salutare per un organismo stimolare il sistema immunitario ogni 3 o 4 mesi? Sicuramente non lo è”, spiega l’epidemiologo.

Crisanti: “Dose ogni 4 mesi non fa bene al sistema immunitario”

“Bisognerebbe arrivare ad un vaccino di seconda o terza generazione, penso ci arriveremo nel giro di un anno o due”. Così Crisanti, ospite a Non è l’arena, interviene in merito alla possibilità di fare continui richiami del vaccino anti Covid. Anche l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, chiarisce che il vero nodo è il vaccino a lungo termine.

I dubbi sulla quarta dose

Crisanti non è l’unico a mettere in guardia dalla quarta dose. “Una campagna vaccinale di massa ogni 3-4 mesi è insostenibile”, spiega Marco Cavaleri. E non solo dal punto di vista logistico. Anche il responsabile per medicinali e vaccini contro il Covid all’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, infatti spiega che la risposta immunitaria “non sarebbe la stessa rispetto a quanto preferibile”. “Un booster ogni quattro mesi rischia di affaticare la popolazione e di stressare il sistema immunitario – aggiunge Cavaleri – fornendo una risposta immune più bassa”. Tradotto, a forza di richiami il sistema immunitario rischia lo “sfinimento”.

Si rischia lo sfinimento del sistema immunitario

Ma in che senso, sfinimento? Guido Forni spiega che “esiste un termine tecnico che si chiama exhaustion, o sfinimento del sistema immunitario”. L’immunologo dell’Accademia dei Lincei precisa che “è improbabile che accada con Sars-Cov2, ma esistono casi in cui, dopo tante stimolazioni, i linfociti T prodotti dai vaccini smettono di funzionare correttamente. E’ come se le nostre difese fossero sfinite“.

Allo stato attuale, alcuni Paesi – Usa, Regno Unito – offrono la quarta dose, ma unicamente ai soggetti immunocompromessi. Diverso invece l’approccio di Israele, che dopo dubbi iniziali sta vaccinando con la quarta dose buona parte della popolazione. Certo è che a prescindere dalla copertura fornita dal vaccino, il virus si sta indebolendo di suo.

Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Cesare 13 Gennaio 2022 - 3:07

Da; nationalfile.com
“National File reported in December that experts in Israel warned of COVID-19 “booster” injections causing what was described as “immune system fatigue.”
Now, European Union regulators have joined in, with warnings that the injections could “weaken” the immune system.”
Ci dicono quindi che sia in Israele che l’ Unione europea stanno avvertendo che le ripetute iniezioni possono indebolire il sistema immunitario.
La verità stà uscendo fuori e per il governo saranno guai.Lo si vede già dal Bassetti che cambia bandiera, considerando anche che mortalità ed altri effetti collaterali sono estremamente elevati per una terapia che dovrebbe guarire gente sana.

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fabio crociato 13 Gennaio 2022 - 5:06

E allora perché si sono permessi impunemente di voler inoculare parimenti tutti coloro che si sono cuccati il sino-virus ? 3 dosi + 1 (l’ originale), 4 dosi + 1 … Sono da prevedersi beghe in arrivo… Qualcuno dovrà pagare subito almeno questa “approssimazione”. Almeno rinchiudendolo negli eccellentissimi laboratori di ricerca e sviluppo della rivoluzione culturale bio maoista !

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