Roma, 2 mar – La retorica “green” che da tempo viene veicolata da Bruxelles, ricadendo sulla testa delle nazioni europee come la scure di un boia, mostra ogni giorno che passa come le sue assurde imposizioni non facciano altro che perpetuare il suicidio economico del continente. I media mainstream si fanno veicolo e megafono di questa “transizione ecologica” che ora piace tanto ai governi europei mistificando e inquinando (per davvero) il dibattito sulla questione. L’ultimo allarme apocalittico sull’ambiente è stato dato dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), la quale ha affermato come il 2023 sia stato un anno record per quanto riguarda le emissioni totali di Co2: un incremento di 410 milioni di tonnellate che ha fatto raggiungere il livello record di 37,4 miliardi di tonnellate.
Cina e India aumentano le emissioni mentre l’Europa si dissangua
Il rapporto dell’IEA mostra come, nonostante Europa e Stati Uniti diminuiscano considerevolmente l’uso di fonti fossili, le emissioni di anidride carbonica continuano ad aumentare. Questo perché, mentre l’Italia e gli altri Stati dell’Ue si dissanguano sull’altare del green, Cina e India aumentano esponenzialmente l’emissione di gas a effetto-serra non preoccupandosi per nulla della fantomatica “crisi climatica” tanto sbandierata in occidente. Nell’Unione europea l’anno scorso le emissioni per la produzione di energia sono diminuite del 9%; la produzione di elettricità da carbone è crollata del 27%, quella da gas è scesa del 15%.
Risvolti politici disastrosi
Gli alfieri e i fanatici nostrani del politicamente corretto climatico, i quali giornalmente criminalizzano il cittadino medio e lanciano proclami nefasti di imminenti disastri ambientali, contribuiscono a questa follia. I risvolti politici di questi diktat sul verde non sono altro che aumento dei costi dell’energia e del carovita, i quali contribuiscono a distruggere interi settori smembrati in nome della transizione ecologica (come ci mostra la protesta dei trattoti in tutta Europa). Il suicidio che viene portato avanti per volontà delle alte gerarchie Ue si rivela così inutile di fronte al processo di Paesi in via di sviluppo non obnubilanti da questa psicosi ambientale.
Andrea Grieco