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Reddito di cittadinanza, così 39 immigrati nordafricani truffavano lo Stato e portavano i soldi all’estero

by La Redazione
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Roma, 3 ago – Truffe allo Stato e dove trovarle. Alla Guardia di Finanza è bastato seguire i soldi che arrivavano dal reddito di cittadinanza a 39 immigrati nordafricani e che ricevevano il sussidio senza averne diritto, perché non avevano i requisiti per ottenerlo. Un danno enorme alle casse dello Stato accertato dagli investigatori del Comando Provinciale della Gdf di Milano: 456mila euro. Una clamorosa truffa insomma, nonché uno schiaffo evidente anche a chi davvero ha bisogno di aiuti pubblici e che sul serio nel frattempo cerca lavoro.

Reddito di cittadinanza, come 39 nordafricani truffavano lo Stato

I finanzieri del Gruppo Linate hanno riscontrato il crimine partendo da controlli sulla circolazione transfrontaliera dei capitali presso lo scalo aeroportuale del capoluogo lombardo. I 39 nordafricani “pizzicati” se ne andavano in giro con ingenti somme di denaro oppure affittavano appartamenti, pur essendo percettori del reddito di cittadinanza. I magrebini in questione, stando agli accertamenti effettuati dagli investigatori, generalmente occultavano il denaro contante in valigie, zaini o direttamente in tasca. Una volta trovati in possesso di queste ingenti somme, non sono stati in grado di giustificarne la provenienza. Con tutta evidenza questi nordafricani portavano anche soldi all’estero.

Indagini ulteriori, delegate dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno poi consentito di appurare l’irregolarità delle domande presentate dai 39 soggetti di cui sopra, nonché l’utilizzo di dichiarazioni e/o documenti falsi per l’illecito ottenimento del beneficio (false attestazioni sulla composizione e sul reddito dei nuclei familiari). Alcuni degli indebiti percettori sono risultati, oltretutto, proprietari di immobili dati in locazione, oppure esercenti l’attività imprenditoriale o utilizzatori di beni intestati a defunti. La revoca immediata del sussidio da loro percepito, ha almeno evitato l’erogazione da parte dell’Inps di altri 120mila euro.

Alessandro Della Guglia

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