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Rogoredo, 6 pusher marocchini travolti dai treni in 2 anni: in manette 12 immigrati

by Cristina Gauri
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Milano, 26 mag — Sono 12 gli arresti eseguiti dalla squadra di polizia giudiziaria della Polfer di Rogoredo (Milano): si tratta di pusher e grossisti marocchini del «Boschetto», una delle piazze di spaccio più trafficate del Nord Italia. In manette sono finiti 11 nordafricani  — due del clan dei Mansouri — e un’italiana, Ambra C., 33 anni, incensurata. Tossicodipendente, la donna faceva da autista agli spacciatori. «Quando non mi dà i soldi, due grammi e mezzo di nera me li dà. E io preferisco», era solita dire.

Cosa spacciano i pusher di Rogoredo?

La «nera», l’eroina venduta ha come principio attivo «di gran lunga prevalente» il 6-MAM. E’ un «metabolita attivo dell’eroina che dal 2012 è stato autonomamente inserito nella Tabella 1 allegata al dpr 309/90 ( quella costantemente aggiornata dal Ministero della Salute con l’elenco delle sostanze psicotrope in circolazione, ndr ) perché, in ragione della sua natura, viene assorbito più rapidamente e con effetti ancora più violenti di quelli dell’eroina».

Oltre 100 fogli di via emessi

«Sono stati fatti grandi interventi, ma la soluzione è ancora lontana. L’area continua a richiamare tantissimi consumatori», spiegano al Corriere l’aggiunto Laura Pedio e il pm Leonardo Lesti che hanno coordinato l’indagine. Rogoredo «suscita tuttora un grandissimo allarme sociale». Eccola, la «buona immigrazione», i frutti del «restiamo umani» e dei «porti aperti». Sono oltre 100 i fogli di via emessi dalla questura negli ultimi mesi. Quanti verranno rispettati?

Sei pusher travolti in due anni

Era del clan dei Mansouri anche Mohamed, 15 anni, pusher marocchino finito sotto le ruote dell’intercity da Rogoredo per Bologna mentre attraversava i binari durante le operazioni di spaccio. A subire la sua stessa sorte altri cinque giovanissimi spacciatori, falciati dai treni in corsa nel giro di due anni. Morti investiti mentre attraversavano i binari per raggiungere i clienti-zombie — Le sostanze venivano nascoste nella massicciata, lungo i binari — o per recuperare la droga lanciata dai grossisti dalle auto in corsa. «Rallenta rallenta finché non passa quello. La strada è nostra, amico. L’hai lanciata?». Queste le conversazioni emerse dalle intercettazioni ambientali.

Cristina Gauri

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3 comments

fabio crociato 26 Maggio 2021 - 2:25

Gabrio Rosa, Corvetto, Rogoredo è uno spaccato della “bella” Milano metropolitana che non cambia (dagli anni 70!!), quindi peggiora senza che nessun sindaco-amministratore capo di condomini abbia fatto, richiesto o denunciato nulla, salvo essere sempre presente alla prima della Scala. Un’ altra vergogna (forse interessata a mantenere alti i valori in centro e zone limitrofe?), insomma.

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