Roma, 26 mag – L’ottusità della sinistra italiana, con in testa Anpi, Cgil e Pd, sovente produce amenità soporifere. Ne potremmo reperire talmente tante, di queste baggianate tediose, che se volessimo inserirle in un curriculm vitae (di quelli che non legge nessuno), finirebbero dritte alla voce “capacità e competenze artistiche”. Altrettanto spesso i nuovi partigiani mostrano un’insostenibile intolleranza nei confronti dell’altro da sé, ovvero del mondo che li circonda, curiosamente (per loro) estraneo alle sparate da guerra civile permanente. Prova ne è l’ultima sparata che infiniti sbadigli addusse al lettore: la richiesta al prefetto di Roma di vietare la manifestazione di CasaPound in programma sabato 29 maggio a Roma. Siamo dunque alle solite, mai che la sinistra produca una battaglia per i diritti dei lavoratori italiani.
Anpi e Pd contro la manifestazione di CasaPound
Sta di fatto che per Anpi, Cgil e Pd l’evento in questione va impedito perché Cpi “è una organizzazione dichiaratamente fascista che professa ideali antidemocratici e anticostituzionali”. Ora, di fronte all’obnubilante testardaggine è superfluo spiegare che non sta a loro decidere chi rientra nei parametri della Costituzione. Andiamo oltre, ordunque. “Riteniamo sia sommo dovere delle istituzioni democratiche della Repubblica non permettere in alcun modo a queste presunte organizzazioni di manifestare”, si legge nella richiesta al prefetto firmata da svariate sigle della scomposta galassia antifà.
“Il legislatore costituente e la nostra Carta sono chiare su questo aspetto e rappresentano l’unica bussola da seguire”. Ecco, difatti la Costituzione è chiarissima. Talmente tanto che purtroppo, con tutta evidenza, questi signori che la citano a sproposito non l’hanno letta. Oppure, ad essere generosi, non hanno capito un fico secco di quanto hanno provato a leggere. Perché la Carta prevede la libertà di espressione e di manifestazione, per tutti, non solo per chi sventola la bandiera del nostalgismo comunista fuori tempo massimo. Trattasi appunto di democrazia.
Scambiare Hitler per Mazzini
Nel delirante comunicato dei prodi antifà spicca però un altro punto che farebbe strabuzzare gli occhi a chiunque. Il “raduno” di CasaPound, secondo l’assurda interpretazione di questi acuti nientologi, è stato “indetto utilizzando spudoratamente degli slogan nazisti come quello del ‘Sangue e Suolo‘, rimandando la memoria alle stesse parole di Hitler, Himmler e Goebbels per costruire il fondamento ideale della Shoah”. Addirittura. Ora, quanto scritto da questi signori ricalca ciò che ha tirato fuori alcuni giorni fa Nicola Fratoianni, a cui su questo giornale abbiamo già fatto notare che evidentemente ignora il nostro Risorgimento.
Vista l’insistenza della sinistra nello sparare idiozie, è d’uopo allora ribadire il concetto con il più classico dei “disegnini”. I termini sangue e suolo esistevano già in italiano, prima che qualcuno li traducesse dal tedesco e persino prima del nazismo. E proprio il nostro Risorgimento è tutto un pullulare di riferimenti al sangue e al suolo. Dovrebbe saperlo bene anche una certa sinistra che tenta spesso di riscoprirsi mazziniana, visto che è in particolare Giuseppe Mazzini a parlare di sangue e suolo. Nel suo testo del giugno 1858, Al conte di Cavour, scriveva infatti: “Unità e libertà nazionale non si fondano se non per insurrezione di popolo, per modo collettivo, operoso degli elementi interni, col sangue e col sacrificio degli abitatori del suolo?”. Altro che nazismo.
Per tutti gli altri riferimenti al sangue e al suolo dei grandi autori risorgimentali si veda questo pezzo: Dite a Fratoianni che è il Risorgimento italiano a basarsi su sangue e suolo
Chissà se almeno stavolta i firmatari dell’appello contro la manifestazione di CasaPound si soffermeranno a leggere. Compito, ne conveniamo, per loro assai infausto. Perché potrebbero scoprire di aver preso per l’ennesima volta un colossale abbaglio.
Eugenio Palazzini
1 commento
Attenzione perché la provocazione di vietare la manifestazione all’ ultimo momento ha sortito risultati nefasti!
Erano altri tempi ma i bastardi ci riprovano sempre! Che gliene frega, anzi, di ciò che accade….