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Ruspandini (FdI): “Filo rosso che lega anarchici e alcuni magistrati desta preoccupzione”

by Davide Romano
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Roma, 18 dic – Piazzare un paio di candelotti esplosivi su una sede “nemica” si può, lanciare qualche volantino dentro una scuola no. Il Gip di Firenze Angelo Antonio Pezzuti ha deciso di archiviare il procedimento nei confronti di due anarchici arrestati a Grosseto il 18 febbraio 2017. I due avevano preparato un attacco contro “La Deceris”, sede locale di CasaPound che il movimento avrebbe inaugurato il giorno successivo, piazzando sul tetto due candelotti esplosivi del peso di 27,5 grammi ciascuno.

Il Gip Pezzuti: clemente con gli anarchici, pugno duro con la destra

Il Gip conferma la lettura dei fatti del Pm. “Pur essendo gli indagati appartenenti all’area anarchica, e pur essendo pacifico che tale area vede tra i propri bersagli privilegiati le associazioni di destra, la volontà di colpire una controparte politica non rientra tra i motivi di discriminazione, né tra i fini terroristici”. Per questo a suo avviso “non sussistono gli estremi né oggettivi, né soggettivi, per configurare il delitto di attentato per fini di eversione o di terrorismo”. Lo stesso Gip Pezzuti che dà il colpo di spugna agli anarchici, è lo stesso che usa il pugno di ferro nei confronti di tre studenti incensurati. Ragazzi “colpevoli” di aver volantinato all’interno di un liceo fiorentino, lasciandoli agli arresti domiciliari. I dubbi sulla natura politica di tali decisioni (pannicelli caldi per gli anarchici e mazzate a “destra”) iniziano ad essere legittimi.

Ruspandini (FdI): “Tornano i tempi in cui ‘uccidere un fascista non è reato'”

Sulla vicenda è intervenuto il senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini: “Trovo aberrante la decisione del GIP di Firenze secondo il quale colpire CasaPound non è terrorismo. Purtroppo sembra di essere ritornati ai tempi in cui uccidere un fascista non era considerato reato. Non so se ci siano i fascisti in CasaPound. Quel che so per certo è che il pregiudizio e l’odio antifascista non si è mai sopito, ma anzi si manifesta anche in giudici che dovrebbero essere super partes. Il filo rosso che lega anarchici e alcuni magistrati non può non destare forte preoccupazione. E di fatto mette in serio pericolo la nostra democrazia”.
Davide Romano

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2 comments

Fabio Crociato 18 Dicembre 2020 - 12:57

La “libera interpretazione” è parecchio anarchica…

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roberto 18 Dicembre 2020 - 1:15

Perché qualcuno pensa ancora alla terzietà e neutralità della magistratura? E magari pensa pure che in Italia, come anche in Europa, ci sia la democrazia! Sveglia! Solo libertà di… pedalare!

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