Frosinone, 12 feb – San Valentino di fuoco per IlFiorista, un negozio di Frosinone specializzato in fiori, eventi e allestimenti. L’esercizio commerciale sta da due giorni passando sotto le forche caudine della polizei social buonista per la simpatica – quanto sfortunata – pubblicità diffusa in occasione del 14 febbraio. «Se le volete magre a San Valentino, lasciate stare i cioccolatini». Messaggio sottinteso: regalatele i nostri fiori, piuttosto.
Apriti cielo. «Anni di lotta per la body positivity buttati al vento», «Le volete? Ma che termine arcaico di possesso è?», «Speravamo che fosse sconfitta l’idea che magro è bello. E invece…», «Un messaggio sbagliato, tossico e pericoloso». Questo il tenore dei commenti lasciati dalle inorridite beghine politicamente corrette. Sono poi arrivati i sedicenti blogger e influencer, che si sono buttati a pescecane sulla ghiotta occasione di apparire buoni, giusti e contro le discriminazioni. E via a stigmatizzare la pubblicità urlando al bodyshaming.
San Valentino di sangue per Il Fiorista
Per evitare un San Valentino di sangue e un’eventuale perdita di fatturato, dunque, il social media manager del fioraio si è visto costretto a rimuovere la pubblicità, corredando il tutto con il post di scuse d’ordinanza.
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«Amiamo le donne, le curve e amiamo anche i cioccolatini. Ci spiace essere stati completamente fraintesi. E ci scusiamo se involontariamente abbiamo colpito la sensibilità di qualcuno. Accettiamo le critiche costruttive, ma se volete ‘fare la guerra’ a tutti i costi almeno ‘mettete dei fiori nei vostri cannoni‘», ha scritto su Instagram. Ma anche questo tentativo di risolvere la situazione ha attirato decine di critiche. Troppo poco «sui ceci» per le Torquemada femministe, che si aspettavano una capitolazione totale.
Scuse ulteriori
Così la social media de IlFiorista ha postato alcune stories in cui cercava di rimediare alla frittata e salvare gli affari di San Valentino: «È successo un pandemonio, mi dispiace per le persone che si sono sentite offese in qualche modo, io volevo solo essere ironica. Sono la prima che sono curvy un mese sì e un mese no, collaboro anche con tante pasticcerie. Chiedo scusa io a nome del mio cliente, perché lui non c’entra nulla. Non c’era alcun intento cattivo, ci mancherebbe, ma voglio dire a tutti che la curva più bella resta il sorriso e che un po’ di sana ironia aiuta il grigiore e la pesantezza della quotidianità». Ironia. Qualcosa di cui commentatrici social de Il Fiorista sono fortemente deficitarie.
Cristina Gauri
3 comments
Non ho capito cosa c’entrino le decerebrate femministe di merda. A me le ciccione che non smettono mai di mangiare fanno vomitare.
ma che vadano in quel posto…
i fiori li compriamo noi uomini,no?
quindi la pubblicità è diretta a noi o no?
visto che si formalizzano tanto,da ora in avanti a valentino SOLO CESPI DI INSALATA.
È un dato di fatto che mangiare la merda (continuamente, e non saltuariamente), faccia male al metabolismo…