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Lo scacco alla mafia di Condorelli: รจ il Sud che non si abbatte e combatte

by La Redazione
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condorelli, imprenditore

Roma, 6 mag – Il cavalier Giuseppe Condorelli, imprenditore della nota azienda dolciaria famosa in tutto il mondo per i โ€œtorronciniโ€, ha detto no al racket del pizzo. Nellโ€™assolata terra di Sicilia, accarezzata dal mare in ogni suo lato, profumata di Zagara e colorata dagli sterminati agrumeti, capita di assistere a tanti eventi. Le maestose eruzioni dellโ€™Etna, le folkloristiche feste cittadine, i gesti dโ€™amore e di ira. Passioni che affondano le loro radici nel tempo, immerse negli affascinanti paesaggi raccontanti da Camilleri e Sciascia. Ebbene, cosรฌ come descrisse, in diverse occasioni, il grande scrittore racalmutese, la Sicilia a volte รจ teatro di problematiche antiche e tristemente note. I siciliani, da sempre, vogliono affrontare quei problemi a testa alta.

Scacco alla mafia

La denuncia fatta da Condorelli alle autoritร , per le richieste di estorsione da parte di alcuni clan locali, ha portato allโ€™arresto di 40 persone. La vicenda ebbe inizio circa due anni addietro, nel marzo 2019. ยซMi chiamรฒ di notte una domenica di marzo il guardiano spaventato davanti a quel โ€œpizzinoโ€. Una volata fra le stradine di Belpasso. Ne parlai con mia moglie Serena e andai subito dai carabinieriยป, racconta il cavalier Condorelli al Corriere della Sera.

Lโ€™atto intimidatorio a cui fa riferimento Condorelli, consistette nell’aver trovato una bottiglia incendiaria allโ€™ingresso della sede della sua azienda. La bottiglia era accompagnata da un biglietto: ยซMettiti a posto ho ti faccimo saltare in aria, cercati un amicoยป. Tutta la vicenda รจ emersa durante lโ€™inchiesta “Sotto Scacco”, che la Dda di Catania ha condotto e dalla quale sono scaturiti gli arresti.

Condorelli, l’orgoglio di un’eccellenza siciliana

Orgoglioso del suo gesto, Condorelli indica che รจ importante denunciare in casi come questi. La passione per il proprio lavoro tramandato dal padre, fondatore dellโ€™azienda, viene percepita da quanto ha raccontato sempre al Corriere della Sera:โ€[..]Denunciare unโ€™aggressione, una minaccia, unโ€™estorsione รจ un obbligo per lโ€™imprenditore che in questa Sicilia devastata non ha solo una funzione economica, perchรฉ noi svolgiamo un ruolo sociale, direi etico.โ€

La coraggiosa reazione di Condorelli ha ricevuto la stima dallโ€™intera compagine politica. Eโ€™ una di quelle occasioni dove i colori e le fazioni si uniscono in un applauso. Un tripudio alla legalitร  e un grazie a chi decide di guardare avanti per il futuro della societร . Rispecchia, fra tutti, il commendo del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, rilasciato all’Andkronos: “La determinazione e la coscienza civile dimostrate dal cavaliere Giuseppe Condorelli sono unโ€™ulteriore eccellenza siciliana, un altro esempio di come, con volontร  e coraggio, le cose possano davvero cambiare in questโ€™Isola. Il governo regionale รจ al suo fianco e accanto a tutti gli imprenditori nel combattere lโ€™odioso fenomeno delle estorsioni”.

Un Sud che non si abbatte e che abbatte gli stereotipi

I fatti dellโ€™azienda che fabbrica i favolosi torroncini conosciuti in tutto il mondo, rappresentato il cuore pulsante che dร  voce all’orgoglio del Sud. Lโ€™esempio dato da Condorelli รจ necessario ai giovani e a tutta la classe imprenditoriale siciliana. Una vicenda che mette sul piedistallo il coraggio e lโ€™agire sociale del Sud. Il sostegno politico adesso รจ unโ€™arma fondamentale, vitale per affiancare chi della lotta alla libertร  ne fa una ragion dโ€™esser. Come disse il prefetto Cesare Mori: โ€œSe la mafia fa paura, lo Stato deve farne di piรนโ€.

Rosario Lanzafame

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