Bergamo, 26 apr — Le sentinelle della pandemia, altresì note come «segnalatori», non stanno ferme un attimo. Tra la denuncia del festino illegale dei vicini ai carabinieri e un commento sdegnato sulla movida allora dell’aperitivo, in quel di Bergamo alcuni volenterosi hanno trovato il tempo di compilare una mappa interattiva delle scritte no-vax, negazioniste o anche solo critiche della gestione dell’epidemia di coronavirus da parte del governo.
La mappa interattiva per le scritte negazioniste
L’idea è venuta alla redazione di Bergamonews. «Deturpare il contesto urbano è stupido, oltre che un costo per la collettività. Bergamo nei prossimi anni sarà Capitale italiana della Cultura, vediamo di meritarcelo sin da subito», riporta il quotidiano citando le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici Brembilla. Considerazione giustissima e doverosa: ma, curiosamente, solo le scritte «negazioniste» danno fastidio al senso del «decoro» e meritano di essere archiviate e segnalate in una mappa interattiva. .
«L’ultima piaga sono diventate le scritte che minimizzano o addirittura negano la pandemia», spiegano a Bergamonews. «Che se la prendono con i vaccini e i tamponi, considerati strumenti della “dittatura sanitaria”. Insomma, tutte quelle teorie care a no-vax, no-mask, cospirazionisti e negazionisti del virus. Scritte peraltro comprensibilissime, impresse con vernice spray sullo sfondo della nostra città. Quella che nella prima ondata ha versato più lacrime di tutti».
Identificare i responsabili
Da qui l’idea del censimento. «Per questo motivo, abbiamo pensato di svolgere un buon servizio nel ‘censire’ queste scritte, comparse negli ultimi mesi un po’ ovunque. Dalle vie più centrali a quelle più periferiche di Bergamo: via Baioni, Borgo Palazzo, Frizzoni, Palazzolo, Pignolo, Sant’Orsola, Suardi e tante altre. Una quarantina scovate nel giro di poche ore». L’obiettivo è chiaro. «Qualora l’amministrazione o il privato di turno abbiano la possibilità di eliminarle, potranno farlo partendo dalla mappa che abbiamo realizzato qui sotto. Sperando che anche le telecamere di sorveglianza, laddove ci sono, possano ogni tanto dare una mano ad identificare i responsabili e limitare il fenomeno». Perché esistono vandalismi di serie A e di serie B. Teniamolo a mente.
Cristina Gauri
2 comments
Vediamo se sono così ligi a segnalare su una mappa anche le scritte e i graffiti delle varie zecche, perché anche quelle sono deturpanti… o no?
Imbrattare i muri con scritte di vernice è talmente stupido che non aiuta neppure la causa di chi lo fá.
Ma è sicuramente segno di un disagio sociale, di cui siamo un po’ tutti responsabili.